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Merkel: per aiutare la Francia più militari tedeschi in Mali

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lotta al terrorismo

Merkel: per aiutare la Francia più militari tedeschi in Mali

La Germania muove il suo esercito in aiuto della Francia. Con un gesto importante, Angela Merkel, che questa sera vedrà François Hollande, ha fatto sapere che il suo Paese è pronto a ricevere il testimone da Parigi nei punti caldi del pianeta dove sono in corso operazioni di peacekeeping.

Il primo avvicendamento avverrà in Mali: il ministro della Difesa Ursula von der Leyen ha detto che chiederà al Parlamento l’autorizzazione a rafforzare con altri 650 uomini la presenza tedesca in Mali, il Paese africano dove venerdì per rappresaglia contro la presenza internazionale, francese in primo luogo, i terroristi islamici hanno attaccato l’albergo Radisson nella capitale Bamako uccidendo almeno venti persone.

«La Germania sta al fianco della Francia» ha dichiarato a Berlino la cancelliera . «Quando sono richiesti impegni aggiuntivi non ci tiriamo indietro». La Germania potrebbe anche prolungare la sua presenza in Afghanistan.

Nel Mali dall’aprile 2013 sono sul terreno 9.200 militari nella forza di peacekeeping chiamata Minusma. E la Germania ha finora avuto un ruolo minore, con 200 addestratori dell’esercito di stanza nel Sud del Paese, ma nel 2014 a un anno dall’avvio della missione, Berlino aveva mantenuto un impegno minimo con una sola decina di ufficiali. Il Bundestag ha dato a suo tempo il via libera a dispiegare in Mali fino a 350 soldati della Bundeswehr. Adesso la Difesa chiederà di aumentare il tetto di altri 650.

Già da tempo il Governo di grande coalizione ha sterzato la linea rispetto al tradizonale disimpegno militare tedesco. A inizio ottobre una delegazione dell’esercito si era recata in Mali e il rapporto stilato subito dopo era stato pubblicato da alcuni media alimentando il dibattito politico sul nuovo ruolo tedesco nelle operazioni di peacekeeping.

Il progetto, anticipato dai quotidiani, era di aumentare la presenza di soldati tedeschi nel Nord del Paese in aiuto dei militari olandesi, con la partenza di un’avanguardia già alla fine del 2015 che sarebbe poi stata seguita da truppe all’inizio del 2016 con missioni di supporto ad altre unità per poi inviare la maggior parte degli uomini tra aprile e giugno a collaborare nel Nord dove gli olandesi hanno dispiegato parecchi elicotteri da combattimento.

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