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3/8 Isis nemico numero uno?/L'Arabia Saudita

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    LO SCACCHIERE mediorientale

    Lotta al terrorismo: l'Isis è davvero il nemico numero uno? La mappa degli interessi

    Per la monarchia saudita, che in principio ha finanziato indirettamente ma in modo consistente movimenti islamici estremisti in Siria, incluso l'Isis, l'obiettivo principale è la caduta del regime siriano. Anche in questo caso l'Isis, pur inserito da Riad nella lista delle organizzazioni terroristiche, appare un obiettivo secondario. La dichiarazione dell'ex monarca saudita, il defunto principe Saud Feisal al segretario di Stato Usa John Kerry, riportata dal Financial Times, la dice lunga sull'ambiguo ruolo che la potenza sunnita del Golfo Persico ha mantenuto in passato nei confronti dello Stato islamico. “Daesh è la nostra risposta sunnita al vostro appoggio in Iraq agli sciiti dopo la caduta di Saddam”.
    Una vittoria del presidente siriano Bashar al Assad sarebbe vissuta da Riad come un grande successo del suo rivale storico, l'Iran, potenza regionale sciita. In un periodo in cui Teheran ha peraltro raccolto già diversi successi, anche politici, non ultimo l'accordo sul controverso dossier nucleare e il conseguente disgelo delle relazioni con gli Stati Uniti.

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