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Le tappe e i retroscena dell'affaire SwissLeaks

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Le tappe e i retroscena dell'affaire SwissLeaks

L'affaire SwissLeaks costituisce il più grande furto di dati bancari mai avvenuto nella storia. La reale quantità dei file prelevati dalla memoria della Hsbc Private Bank di Ginevra è ancora sconosciuta ma sulla base di queste prove i magistrati di numerosi paesi di tutto il mondo hanno aperto inchieste giudiziarie, anche contro la banca con l'accusa di riciclaggio. Ecco le tappe che hanno portato l'ingegnere informatico italo-francese Hervé Falciani a prelevare i file della banca e a consegnarli alle autorità fiscali e giudiziarie francesi.

1993
Hervé Falciani comincia a lavorare al Casinò di Montecarlo, nel settore della sicurezza. Qui conosce ex agenti della Dogana e della Gendarmeria francese che lavorano per il casinò.

2000
Falciani viene assunto alla Hsbc Private Bank di Montecarlo. Si occupa dei progetti di sviluppo dei sistemi informatici. A poco a poco comincia a seguire iniziative sempre più importanti fino al progetto “workflow”, che ha l'obiettivo di controllare l'attività dei gestori della banca e impedire truffe ai clienti.

2002
Falciani comincia a lavorare per la Hsbc Private Bank di Ginevra. Il suo compito è di sviluppare anche in Svizzera il progetto “workflow” già messo a punto a Montecarlo. Il progetto, però, viene bloccato. Falciani comincia così a capire che i vertici della banca non hanno nessuna di cambiare la situazione esistente e di mettere sotto controllo l'attività dei gestori.

2004
Mentre lavora con alcuni dipendenti del dipartimento degli archivi della banca, Falciani apprende dell'esistenza dei visiting report: sintetici resoconti che i gestori scrivono dopo ogni visita o colloquio telefonico con i clienti e che vengono archiviati in banca. Sotto i suoi occhi si materializzano le prove dei sistemi utilizzati dalla Hsbc per consentire ai clienti di non pagare le tasse e frodare il fisco. Un caso che colpisce la sua attenzione è quello dell'imposta istituita dalla nuova Direttiva europea sul risparmio. La norma prevedeva che a pagare la tassa sarebbero state solo le persone fisiche titolari di un conto bancario. Leggendo i visiting report, Falciani si accorge che i gestori propongono ai clienti di costituire società offshore a Panama o nelle Isole vergini britanniche e di far intestare il conto alla società. In questo modo i clienti non dovranno pagare l'imposta e la direttiva viene completamente aggirata.

Maggio 2005
Alla vigilia del Gran Premio di Formula 1 di Monaco, Falciani incontra i suoi ex colleghi che lavorano nella sicurezza del Casinò di Montecarlo. Nel giardino davanti all'edificio parla con uno di loro, un uomo che è in contatto con le Dogane francesi. Falciani gli racconta che lavora alla Hsbc di Ginevra. Poi aggiunge: “Ho bisogno di aiuto”. Al momento di salutarlo, l'amico dice a Falciani: “Me ne occupo io”.

Primi mesi del 2006
A Ginevra Falciani frequenta regolarmente una piscina all'ora di pranzo o tra un appuntamento di lavoro e l'altro. Una mattina sta raggiungendo le docce dopo aver finito di nuotare quando uno sconosciuto si avvicina e gli chiede: “Hai chiesto aiuto?”. Falciani risponde di non aver chiesto nessun aiuto e che si sente bene. L'altro allora aggiunge: “Nel giardino di Montecarlo”. Falciani capisce che quell'uomo, che è francese, è stato mandato dal suo amico. Falciani gli racconta della banca, dei visiting report, dei meccanismi utilizzati per nascondere i soldi e favorire l'evasione fiscale. I due si lasciano senza darsi nessun appuntamento.

Due settimane dopo
Falciani è di nuovo in piscina quando viene avvicinato nuovamente dal francese. L'uomo gli dice: “Noi ci lasciamo qui. C'è un'altra squadra che ti può aiutare. Non sono francesi. Quando uscirai vedrai una persona con una bicicletta. Gli passerai davanti senza dire niente e lui ti ritroverà”. Falciani esce e nota l'uomo. Qualche giorno dopo, Falciani incontra l'uomo con la bicicletta. Parlano in inglese, anche se Falciani non è in grado di capire se il suo interlocutore sia inglese o americano. Falciani e l'”inglese” si incontrano diverse volte nei mesi successivi. Gli appuntamenti vanno avanti per due anni, in bar, in alberghi, in parchi pubblici. Diversi incontri avvengono al Parc de Bastion, nel centro di Ginevra, guardando le partite sulla scacchiera gigante. L'”inglese” chiede a Falciani di spiegargli quali informazioni è possibile prelevare dalla banca e chi sono le persone che possono recuperarle. Falciani gli indica una lista di persone e sarà l'”inglese” a contattarle e a convincerle a collaborare. L'uomo dei servizi segreti spiega poi a Falciani come organizzeranno il cloud dove il materiale prelevato dalla Hsbc verrà archiviato. Le prime informazioni a essere copiate nel cloud sono i visiting report.

Fine 2006
In banca arriva Georgina Mikhael, che con i suoi comportamenti insospettisce Falciani e gli uomini della rete che lavora al prelevamento dei dati. Il gruppo decide di coinvolgerla a sua insaputa per tenerla sotto controllo.

Fine 2007
L'”inglese” e gli uomini della sua rete consegnano a Falciani un file excel con una lista di circa 40 agenzie di diversi paesi che si occupano di lotta contro la criminalità finanziaria, la corruzione e l'evasione fiscale. Falciani dovrà contattarle nei mesi successivi per avvisarle che c'è la possibilità di avere informazioni interne della banca. Falciani non conosce nulla di queste agenzie e spesso non sa nemmeno in quale paese operino: per alcune di loro, infatti ci sono numeri di telefono e nominativi di persone, per altre è indicato soltanto un indirizzo email. I suoi contatti chiedono a Falciani di contattare quegli indirizzi perché temono che qualcuno blocchi il loro lavoro.

Febbraio 2008
Falciani compie un viaggio in Libano con Georgina. Si spaccia per Ruben al-Chidiack, analista informatico della società Palovra. A Beirut Falciani incontra i dirigenti di alcune banche svizzere ai quali annuncia di aver sviluppato un software in grado di rintracciare nel web dati riservati dei clienti delle banche. L'obiettivo è spingere i banchieri ad allertare le autorità svizzere per denunciare la violazione del segreto bancario. In realtà tutto fa parte di un piano dettagliato. L'allarme servirà per spingere i magistrati svizzeri ad aprire un'inchiesta ufficiale e a chiedere il sequestro del materiale alla giustizia francese una volta che Falciani sarà tornato in Francia. In questo modo le autorità francesi avrebbero potuto utilizzare legalmente quel materiale, perché acquisito attraverso un atto legittimo come il sequestro chiesto dai giudici svizzeri.
Tornato dal Libano Falciani smette di incontrare gli uomini della rete. Comincia a contattare le agenzie della lista che gli è stata fornita. Tra di queste c'è anche la Brigata contro l'alta delinquenza finanziaria di Nanterre.

Maggio 2008
Falciani ha alcuni contatti telefonici con gli uomini della brigata di Nanterre che lo mettono in comunicazione con la Dnef, la Direzione nazionale delle inchieste fiscali del ministero delle Finanze di Parigi. In questo periodo contatta anche alcuni funzionari dell'Internal revenue service (il Fisco americano), i cui nomi sono nella lista che gli è stata data dagli uomini dei servizi.

Agosto 2008
Falciani incontra per la prima volta gli uomini della Dnef. L'appuntamento è ad Annemasse, una cittadina al confine tra Svizzera e Francia. A Falciani viene detto che l'uomo che deve incontrare si troverà in un luogo prestabilito di Annemasse e sarà riconoscibile da un giornale sotto il braccio. L'agente della Dnef chiede a Falciani se voglia soldi in cambio delle informazioni. Falciani risponde di no. L'accordo è che Falciani invierà alla Dnef un file criptato con sette nomi di cittadini francesi titolari di un conto presso la Hsbc e un codice per decriptare il file. Comincia così la sua collaborazione con Parigi.

Poche settimane dopo
Falciani invia il file con i nomi dei sette evasori fiscali francesi. Gli uomini della Dnef gli chiedono di incontrarlo in un albergo di Annemasse dopo Natale perché Falciani possa consegnare il materiale prelevato dalla Hsbc. Ma l'incontro non avrà mai luogo.

22 dicembre 2008
Falciani viene fermato e interrogato a Ginevra. La sua casa viene perquisita. Il giorno dopo deve presentarsi davanti a un magistrato per essere nuovamente interrogato. Quella notte stessa fugge dalla Svizzera con la famiglia aiutato dagli uomini dei servizi segreti e si rifugia in un albergo di Cap d'Ail, in Costa Azzurra, dove rimane due settimane.

Gennaio 2009
Falciani si trasferisce nella casa dei genitori sulle colline di Mentone e si prepara alla visita dei magistrati svizzeri. Non sa quando arriveranno ma è sufficientemente sicuro che l'allerta lanciato nel febbraio di un anno prima dai banchieri che ha incontrato in Libano porterà la giustizia svizzera sulle sue tracce. E così accade. Il 20 gennaio un magistrato svizzero e due poliziotti elvetici si presentano alla sua casa accompagnati da alcuni gendarmi francesi. Falciani viene interrogato e i suoi computer vengono sequestrati. Nei pc Falciani ha immagazzinato migliaia di nomi di cittadini francesi e di altre nazionalità possessori di conti alla Hsbc di Ginevra. Il materiale viene acquisito dalla magistratura francese e Falciani inizia con loro la sua lunga collaborazione.

Primi mesi del 2009
Un alto funzionario della Dnef teme che le indagini sul materiale della Hsbc vengano insabbiate dal mondo politico francese e spinge Falciani a contattare un funzionario del Fisco americano. Il funzionario dell'Irs vive a Parigi, lavora all'ambasciata statunitense e ha un passaporto diplomatico. Falciani ha con lui numerosi incontri in alberghi, treni, parchi in Francia o in Italia. Passa informazioni e controlla documenti. Le informazioni verranno utilizzate anche dalla giustizia americana e dalla sottocommissione del senato Usa presieduta dal senatore Carl Levin che nel 2012 condannerà la Hsbc a pagare 1,9 miliardi di dollari per aver riciclato soldi dei narcotrafficanti messicani. La collaborazione di Falciani con il Fisco Usa va avanti fino al 2011.

Maggio 2010
La procura di Torino acquisisce dal procuratore di Nizza, Eric de Mongolfier, i nominativi degli italiani presenti nella Lista Falciani. Un altro elenco era stato già consegnato alla Guardia di Finanza attraverso i canali della cooperazione amministrativa. Cominciano le indagini sui 7.499 italiani che hanno aperto un conto alla Hsbc di Ginevra e che vi hanno depositato 7 miliardi 452 milioni di dollari. Quasi tutte le inchieste sui presunti evasori verranno archiviate per l'intervenuta prescrizione o perché gran parte di loro hanno già regolarizzato la posizione avvalendosi dello Scudo fiscale.

Estate 2011
Gli uomini dell'Irs annunciano a Falciani che sono costretti a interrompere la collaborazione. Salutandolo gli danno un consiglio: “watch your back”, guardati le spalle. Nel frattempo il dipartimento della Giustizia Usa ha inviato al governo francese una domanda per interrogare Falciani. La domanda viene bloccata: il governo francese non fornisce alcuna risposta alla richiesta degli Stati Uniti.

Maggio 2012
Françoise Hollande vince le elezioni presidenziali in Francia e qualche giorno dopo Falciani riceve la comunicazione che verrà sentito dai magistrati americani a Parigi il 1° giugno.

Giugno 2012
Falciani va all'appuntamento con i magistrati americani che gli chiedono di verificare e confermare alcuni elementi forniti negli anni precedenti ai funzionari dell'Irs. Dopo l'incontro, Falciani viene avvisato dai suoi contatti nei servizi che la sua vita è in pericolo. Vengono rafforzate le misure di sicurezza. Falciani viene protetto da una guardia del corpo ma neanche questo è sufficiente. Così viene deciso che andrà in Spagna dove si farà arrestare e comincerà a collaborare con le autorità spagnole.

1° luglio 2012
Falciani parte dalla cittadina francese di Sète in battello per Barcellona, dove all'arrivo viene arrestato e portato in carcere. Da Sète a Barcellona in auto occorrono solo due ore ma Falciani sale sul traghetto che ne impiega quasi 11 perché all'imbarco bisogna mostrare il passaporto. In questo modo Falciani fa scattare l'ordine di arresto internazionale dell'Interpol che pende sulla sua testa e provoca il suo arresto in Spagna. Da Barcellona, Falciani viene poi trasferito a Madrid dove comincia a collaborare con la procura anticorruzione. Verrà liberato nel dicembre 2012 e ad aprile dell'anno successivo la Spagna rifiuterà la richiesta di estradizione inoltrata dalla Svizzera.

Novembre 2014
I magistrati francesi avviano un'inchiesta giudiziaria contro la Hsbc Private Bank accusandola di riciclaggio. Dopo la Francia anche il Belgio, l'Argentina e la Spagna metteranno sotto accusa la banca.

8 febbraio 2015
Sui giornali di 45 paesi di tutto il mondo vengono pubblicati in contemporanea i nomi dei clienti della Hsbc Private Bank di Ginevra rivelando l'esistenza di evasori fiscali, trafficanti di droga, criminali, politici e vip tra le personalità della Lista Falciani . E' l'inizio dell'affaire SwissLeaks, che fa tremare nelle settimane successive il mondo bancario svizzero. I documenti sono stati ottenuti dal Consorzio internazionale giornalisti investigativi (Icij) attraverso il giornale francese Le Monde. I soldi custoditi a Ginevra ammontano a 100 miliardi di dollari. La procura di Ginevra apre un'inchiesta contro la banca per riciclaggio aggravato ma la Hsbc paga una multa di 40 milioni di franchi svizzeri e si salva dal processo penale.

13 febbraio 2015
Falciani racconta la sua storia nel libro “La cassaforte degli evasori” (Chiarelettere) e nel film-documentario “Falciani's Tax Bomb” del regista Ben Lewis.

19 agosto 2015
Con le due distinte sentenze la Sezione tributaria della Corte di Cassazione sdogana definitivamente l'utilizzabilità delle liste Falciani nei contenziosi con l'amministrazione fiscale italiana. Le sentenze stabiliscono che le liste possono essere utilizzate dal Fisco per recuperare i soldi evasi e pongono fine a un'incertezza che aveva frenato i procedimenti già avviati e interrotti da numerose decisioni dei tribunali e delle commissioni tributarie.

2 novembre 2015
Al Tribunale penale federale di Bellinzona si apre il processo contro Falciani. Il whistleblower è accusato di spionaggio economico, acquisizione illecita di dati, violazione del segreto commerciale e violazione del segreto bancario. Al termine del dibattimento l'accusa chiede una condanna a sei anni di carcere.

27 novembre 2015
Falciani viene condannato a 5 anni di carcere in primo grado.

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