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PIANETA GIAPPONE

Master ai Tropici: l'Università più internazionale del Giappone

Francesca Tartaglione
Francesca Tartaglione

OKINAWA - Si può andare in un'isola subtropicale non solo in vacanza o per aprire un chiringuito, ma anche per un master, uno stage o per opportunità' professionali di alto livello. Li offre, ad esempio, l'Okinawa Institute of Science and Technology Graduate University (Oist), la più nuova e internazionale delle Universita' giapponesi.

Aperta 4 anni fa con un finanziamento da un miliardo di dollari dell'Ufficio di Gabinetto e con l'appoggio di alcuni premi Nobel, è unica nel suo genere, tanto che per garantirne indipendenza e respiro internazionale il conservatore Ministero dell'Educazione ne è stato completamente tagliato fuori. La lingua è l'inglese, non ci sono le soffocanti gerarchie delle istituzioni accademiche nipponiche, la maggioranza di studenti e ricercatori viene dal resto de mondo, il campus su una collina prospiciente il mare di Onna è un gioiello di architettura e funzionalità. La sua scommessa è su un approccio interdisciplinare e i frequentatori dei corsi (di 4/5anni, completamente gratuiti) sono incoraggiati costruirsi il loro percorso scientifico.

La modenese Francesca Tartaglione ha lasciato il primo posto che aveva trovato dopo l'Università, vicino a casa, per venire all'Oist con un contratto biennale (rinnovabile). “Spero proprio che il contratto mi sia rinnovato, ma in ogni caso questa sarà una tappa fondamentale per la mia crescita professionale – dice – Qui ho la responsabilità di gestire il supercomputer molto avanzato dell'istituto”. La friulana Letizia Diamante sta facendo uno stage professionale di sei mesi in divulgazione scientifica: “Poi cerchero' opportunita' in tutto il mondo. Con più chanches”.

L'Oist è nata dalle idee di alcuni “visionari”, tra cui l'ex rettore della prestigiosa ma ingessata Universita' di Tokyo, Akito Arima, che li' aveva tentato invano di apportare profonde innovazioni accademiche. E ha l'ambizione di diventare la Stanford o l'MIT giapponese, come sottolinea il rettore reggente Albrect Wagner, che guida una struttura con 330 ricercatori, 51 professori e oltre 100 studenti molto selezionati. Le preselezioni si fanno a distanza, poi si viene inviati gratuitamente ai colloqui finali. Per chi e' ammesso, i corsi post-universitari di 4-5 anni sono completamente gratuiti. Non ci sono rigide divisioni dipartimentali e gli studenti sono incoraggiati a costruirsi il loro piano di studi e ricerche e a utilizzare laboratori anche di diverse facoltà. Un punto di forza sono i macchinari d'avanguardia a disposizione nei laboratori, che sono sempre aperti 24 ore su 24. Non guasta che, per chi frequenta questo istituto singolare, la qualità complessiva della vita sia alta. Per Francesca le lunghe code sull'autostrada adriatica sono un lontano ricordo: “Tutti i weekend faccio scuba diving nel mare cristallino, a dieci minuti da casa. E frequento uno dei migliori dojo di Okinawa per il karate”.

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