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Yellen conferma: stretta a dicembre o rischio destabilizzazione dei mercati

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la federal reserve e i tassi usa

Yellen conferma: stretta a dicembre o rischio destabilizzazione dei mercati

  • –di Al.An.
Reuters
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Se il Federal Open Market Committee, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, «dovesse posticipare l'inizio della normalizzazione della politica monetaria troppo a lungo, dovremmo probabilmente effettuare una stretta in modo relativamente brusco». Lo ha detto il governatore Janet Yellen nel suo discorso all'Economic Club di Washington. «Una tale stretta repentina rischierebbe di squilibrare i mercati finanziari e forse spingerebbe inavvertitamente l'economia in recessione. Inoltre, mantenere i tassi al loro livello attuale - pari allo 0-0,25%, livello raggiunto nel dicembre 2008 - troppo a lungo potrebbe anche incoraggiare l'assunzione di rischi eccessivi e dunque compromettere la stabilità finanziaria».

Dopo un primo incremento dei tassi di interesse dagli attuali minimi storici, la politica monetaria della Federal Reserve «resterà accomodante», quindi, ancora per un po’. «Una stretta improvvisa rischierebbe di destabilizzare i mercati finanziari e forse anche spingere inavvertitamente l'economia in una recessione», ha spiegato Yellen. La previsione è che nei prossimi anni gli Stati Uniti manterranno un ritmo di crescita «moderato» ma sufficiente a far progredire ancora un mercato del lavoro «ancora lontano dalla piena occupazione».

Del resto ritardare troppo farebbe più danno. L'economia americana ha «sostanzialmente recuperato» dalla Grande Recessione e un aumento dei tassi è lì per certificare i progressi, ha affermato Yellen. «L'economia ha fatto molta strada verso gli obiettivi della massima occupazione e della stabilità dei prezzi. Mantenere i tassi agli attuali livelli per troppo a lungo potrebbe incoraggiare eccessive prese di rischio». Infine, «le informazioni economiche e finanziarie che abbiamo ricevuto da ottobre sono in linea con le nostre aspettative. Il miglioramento del mercato del lavoro aiuta a rafforzare la fiducia sul fatto che l'inflazione di muova verso l'obiettivo del 2% nel medio termine».

Il dollaro ha subito preso quota nei confronti dell'euro dopo le parole del presidente della Fed. La moneta unica europea è passata di mano 1,0563 dollari, ai minimi da otto mesi.

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