Ancora una volta Erdogan usa il pugno duro contro i giornalisti che osano mettere in dubbio le verità ufficiali di quello che rischia di diventare uno stato sempre più autoritario sul Bosforo. La magistratura turca ordina il 26 novembre gli arresti cautelari per due giornalisti di uno dei principali giornali d'opposizione laica, Cumhuriyet, che ha documentato un presunto traffico di armi segreto verso la Siria. Le rivelazioni del giornale hanno portato prima al trasferimento di alcuni funzionari delle dogane e poi al loro licenziamento perché colpevoli di aver fornito informazioni riservate ai giornalisti. L'inchiesta ha fatto luce sull'interesse strategico di Ankara ad armare una minoranza turcomanna, potenziale testa di ponte nel possibile rimescolamento delle carte di una futura spartizione del territorio siriano. Una minoranza vicina ad Ankara e poi diventata famosa nella vicenda dell'aereo russo abbattuto e del pilota russo salvato dai militari siriani ed iraniani proprio dai turcomanni.