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La Germania si compra gli aeroporti della Grecia

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la crisi del debito

La Germania si compra gli aeroporti della Grecia

Il premier Alexis Tsipras fa ripartire le privatizzazioni e simbolicamente il primo pezzo pregiato degli “ori di famiglia”, cioè gli aeroporti regionali vanno alla Germania della cancelliera Angela Merkel, il creditore più duro con Atene che chiedeva austerità e privatizzazioni per ridurre il debito. Naturalmente vendere sotto la pressione della necessità di far cassa non è il modo migliore di mettere sul mercato i beni statali. Ma così è stato deciso e accettato da Atene per avere il terzo piano di aiuti da 86 miliardi di euro.

ll direttore dell'agenzia per le privatizzazioni greche ha detto oggi che il gestore aeroportuale tedesco Fraport (quello che gestisce l'aeroporto di Francoforte) firmerà fra 10 giorni l'accordo del valore di 1,2 miliardi di euro per la locazione e gestione di 14 aeroporti greci regionali, fra cui molti collocati strategicamente nelle maggiori isole turistiche.

L'accordo, in fase di negoziazione prima che il partito di sinistra radicale Syriza vincesse le elezioni generali a gennaio, venne congelato dal primo governo Syriza e ora, invece, dopo la seconda vittoria elettorale a settembre di Tsipras riparte. La cessione a Fraport sarà la prima privatizzazione importante compiuta sotto il governo guidato da Tsipras.

«Si procederà con la firma dell'accordo con Fraport entro i prossimi 10 giorni» ha detto soddisfatto il capo della agenzia di privatizzazione HRADF, Stergios Pitsiorlas, in una affollata conferenza stampa. Pitsiorlas ha anche aggiunto di aver rinviato di un'altra settimana cioè fino al 21 dicembre la gara d'appalto per la privatizzazione del porto del Pireo, in cui la Cina COSCO e la danese AP Moeller Maersk sono interessati.

Le privatizzazioni sono state una condizione chiave dei salvataggi internazionali della Grecia dal 2010, ma Atene ha incassato finora solo 3,5 miliardi di euro dal programma contro un ambizioso obiettivo iniziale di 50 miliardi di euro. Le cause? Lungaggini burocratiche, poca trasparenza e la mancanza di volontà politica di privatizzare.
Pitsiorlas ha anche detto che la società belga Fluxys e l'italiana SNAM hanno espresso interesse per l'acquisto dell'operatore statale del gas naturale Dafse. Un precedente tentativo di vendere alla russa Gazprom Dafse era andato a vuoto a causa delle contrarietà di Bruxelles e Washington.

Mercati preoccupati
Ma i mercati hanno un po' di preoccupazione sulla capacità di Tsipras di far approvare le ultime riforme strutturali con appena un margine di due voti in Parlamento in particolare sulle pensioni per poter concludere il piano di crediti e poter avviare le discussioni sulla riduzione del debito. I titoli di stato greci sono saliti ai massimi da tre mesi, mentre crescono le preoccupazioni sulla capacità' del paese di portare avanti le riforme. I titoli a 10 anni sono cresciuto di 18 punti base a 8,765%, il livello più alto da metà settembre.

Esm e ricapitalizzazione banche greche
Da ultimo va segnalato che L'European Stability Mechanism ha deciso oggi l'esborso di 2,71 miliardi alla Grecia per ricapitalizzare la Banca nazionale ellenica. La somma sarà detratta dai fondi per coprire la risoluzione e la ricapitalizzazione degli istituti greci. «Con questa operazione le quattro banche sistemiche della Grecia dovrebbero essere ora in grado di stare in piedi da sole, un contributo importante del settore privato (in particolare fondi americani) ha aiutato a rafforzare la stabilità del sistema bancario ellenico» ha indicato il direttore generale dell'Esm Klaus Regling.

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