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eletto l’esecutivo

Svizzera, la destra nazionalista raddoppia: due ministri nel governo

L'Udc, partito della destra nazionalista ed antieuropeista, ha ottenuto il secondo ministro all'interno del Governo elvetico, sull'onda dell'avanzata registrata nelle elezioni politiche dell'ottobre scorso. Lo svizzerofrancese Guy Parmelin è stato eletto questa mattina dal Parlamento al terzo turno, con 138 voti su 237 schede valide. La maggioranza assoluta era di 119 schede. Il candidato svizzerotedesco dell'Udc Thomas Aeschi ha avuto 88 voti al terzo turno. Il candidato svizzeroitaliano dell'Udc, l'esponente della Lega dei ticinesi Norman Gobbi, non è andato oltre gli 11 voti al terzo turno, dopo i 50 ottenuti al primo e i 30 al secondo.

L'Esecutivo in Svizzera viene appunto eletto dalle due Camere riunite in Assemblea federale, i ministri sono sette in totale. Gli altri sei ministri uscenti sono stati tutti confermati. Guy Parmelin prende il posto di Eveline Widmer-Schlumpf, che dopo le elezioni di ottobre aveva annunciato che non si sarebbe ripresentata. Widmer-Schlumpf , ex Udc, ora esponente del piccolo partito di centro Pbd, aveva gestito molti accordi fiscali (anche quello con l'Italia) ed il superamento del segreto bancario per i non residenti. Era stata più volte attaccata dall'Udc, sia per la sua azione sia per il fatto che aveva di fatto occupato il posto in Governo rivendicato dall'Udc stessa.

Con l'elezione di Parmelin l'Udc riconquista il secondo posto, che il Parlamento le aveva negato nel 2007 e nel 2011. Il Consiglio federale, cioè il Governo elvetico, torna quindi ad essere composto da due liberali, due socialisti, due Udc, un democristiano. Ora bisognerà anche vedere quali riflessi potrà avere questo assetto dell'Esecutivo sui rapporti tra la Svizzera e l'Unione europea. Dopo il voto popolare svizzero del febbraio 2014 che ha stabilito uno stop alla libera circolazione a partire dal febbraio 2017, sono in corso colloqui tra Berna e Bruxelles. La Ue non accetta negoziati che possano limitare la libera circolazione e ha affermato più volte che l'esito del voto popolare elvetico potrebbe rimettere in discussione tutto il meccanismo degli Accordi bilaterali tra Berna e Bruxelles.

Il Governo svizzero punta a un compromesso, ma la partita è delicata e complessa.
Il Parlamento svizzero ha inoltre eletto il ministro liberale Johann Schneider-Ammann presidente della Confederazione per il 2016. La presidenza della Confederazione elvetica viene assunta a turno dai ministri in carica.

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