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Europa a pezzi? Questo grafico mostra il legame tra disoccupazione…

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FRANCIA E SPAGNA al voto

Europa a pezzi? Questo grafico mostra il legame tra disoccupazione giovanile e partiti «anti-sistema»

Il grafico parla la lingua dei dati, freddi e schematici, non quella delle opinioni. Ma questo semplice diagramma a doppia variabile, contenuto in un recentissimo Economic Research di Credit Suisse dal titolo “Voto di Natale”, nel suo piccolo è abbastanza intrigante. Vediamo come è stato costruito.

Sull’asse delle ascisse, quello orizzontale, c’è la percentuale di disoccupazione giovanile. Su quello delle ordinate, l’asse verticale, la percentuale di intenzioni di voto per quelli che Credit Suisse definisce “partiti radicali” (la greca Syriza, la spagnola Podemos, la tedesca Alternative fur Deutschland, la Coalizione Democratica Unitaria portoghese, il M5S italiano, il Partito per la Libertà olandese, il Partito per l’Indipendenza del Regno Unito, i Democratici svedesi, oltre naturalmente al Fronte Nazionale francese). Il “range” verticale di ciascun partito mostra le oscillazioni dei sondaggi negli ultimi due anni.

Che cosa racconta il grafico? Un dato salta subito all’occhio: nei Paesi dove la disoccupazione giovanile è più elevata - cioè Grecia e Spagna - non solo la percentuale dei partiti radicali Syriza e Podemos è ragguardevole, ma anche l’oscillazione delle intenzioni di voto è molto ampia. Viceversa, il peso politico dei partiti radicali tende a scendere nei Paesi con una minor disoccupazione giovanile (per esempio in Germania), ma anche le oscillazioni dei votanti sono meno marcate: Alternative fur Deutschland, per intenderci, non ha percentuali di sostenitori che oscillano tra il 30% e il 45% come Syriza.

Il report di Credit Suisse comunque non lancia particolari allarmi sulla doppia tornata elettorale franco-spagnola. «Entrambi gli eventi implicano dei rischi - spiegano gli analisti della banca elvetica - ma pensiamo siano contenuti». In Francia bisogna vedere se la forza di coalizione del fronte anti Le Pen riuscirà a battere il Fronte Nazionale domenica. «In Spagna il sostegno alla sinistra radicale di Podemos sembra avere già toccato i suoi massimi, mentre la recente ascesa dei liberisti di Ciudadanos può rappresentare una sorpresa positiva per i mercati», nota ancora Credit Suisse. «In ogni caso, le elezioni spagnole appaiono oggi molto meno rischiose di qualche mese fa».

Più in generale, negli ultimi mesi i lenti miglioramenti dell’economia europea sembrano aver indebolito i partiti “anti sistema”. Attenzione però, conclude il report, a come i partiti tradizionali e quelli radicali saranno in grado di dare risposte concrete alle due nuove emergenze che scuotono il Vecchio Continente: immigrazione e terrorismo. Dallo sviluppo di queste variabili dipenderanno le oscillazioni future del grafico di Credit Suisse e degli equilibri politici continentali.

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