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le previsioni di eurostat

Entro il 2080 la Gran Bretagna sarà il Paese più popoloso d’Europa

LONDRA - L'immigrazione farà della Gran Bretagna il Paese più sovrappopolato d'Europa: le ultime previsioni di Eurostat infiammano la polemica in vista del referendum su una possibile uscita dall'Unione Europea.
Secondo il nuovo rapporto dell'Ufficio di statistica della Ue, entro il 2080 la popolazione della Gran Bretagna potrebbe superare quota 85 milioni, facendo dell'isola il territorio più popoloso del Continente. La Francia si piazzerebbe invece al secondo posto.

Traiettoria inversa invece per la Germania, che vedrà il maggiore calo della popolazione in Europa, scendendo dagli attuali 80 milioni a 65 milioni entro il 2080. Nei prossimi sessant'anni infatti, secondo le stime di Eurostat, i 40 milioni di nascite previste non riusciranno a compensare i 64 milioni di morti.

A livello europeo la popolazione raggiungerà il massimo di 526 milioni di persone nel 2050 e poi inizierà a calare, scendendo a 519,5 milioni nel 2075.

Il rapporto non tiene però conto delle ripercussioni sul lungo termine dell'ondata di immigrati che tenta di raggiungere l'Europa. La politica di accoglienza decisa dal cancelliere tedesco Angela Merkel, ad esempio, che ha portato la Germania a superare il tetto di 1 milione di nuovi immigrati, potrebbe avere conseguenze dirette sulla natalità, dato che i rifugiati tendono ad essere giovani. Secondo Eurostat però «è troppo presto per calcolare quale sarà l'impatto della crisi rifugiati sull'immigrazione».

Il tema dell'accoglienza ai rifugiati sarà al centro del summit europeo di domani, durante il quale verranno anche discusse le richieste di riforma della Ue avanzate dal premier britannico David Cameron.

Secondo un sondaggio pubblicato stamattina, se Cameron non otterrà concessioni sostanziose i cittadini britannici saranno tentati dall'opzione “Brexit”. Il sondaggio di ComRes per Open Europe rivela che il 46% voterebbe a favore dell'uscita dalla Ue nel referendum previsto entro il 2017 se il premier non riuscisse ad avere garanzie su due richieste-chiave (la tutela dello status della Gran Bretagna nonostante la sempre maggiore integrazione dell'eurozona e la limitazione del diritto degli immigrati Ue ai sussidi statali.) Il 45% degli interpellati sarebbe a favore di restare nella Ue e il restante 9% tuttora indeciso.

Il sondaggio, secondo Open Europe, «è un messaggio e un avvertimento a chi ritiene che le riforme proposte e i negoziati in corso non abbiano un forte impatto sul referendum».

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