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SVOLTA NEGLI uSA

La Fed alza i tassi allo 0,25-0,50%. Yellen: «Fine di un’era straordinaria»

NEW YORK - La Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse americani per la prima volta in un decennio, una mossa di un quarto di punto che ha portato il costo del denaro in una fascia compresa tra lo 0,25%-0,50% dallo 0-0,25% precedente. E ha riaffermato che la prevista futura stretta sul costo del denaro sarà graduale. Nella conferenza stampa al termine della riunione, la presidente Janet Yellen ha spiegato che la decisione di oggi segna «la fine di un’era straordinaria». Il rialzo «modesto» dei tassi è definito da Yellen «appropriato» dal momento che «riflette la fiducia nel fatto che l'economia continuerà a rafforarsi». Le azioni future di politica monetaria, ha spiegato la prima donna alla guida della Fed, «dipenderanno da come l'economia si evolve». Ancora una volta Yellen sottolinea come i tassi siano ancora «insolitamente bassi e destinati a salire probabilmente solo in modo lento». E ancora una volta dichiara che «l'importanza dell'iniziale rialzo dei tassi non dovrebbe essere esagerata».

Decisione unanime del Fomc
Nel comunicato, il comitato di politica monetaria della Fed «considera che siano stati considerevoli miglioramenti nelle condizioni del mercato del lavoro quest'anno, e ha ragionevole fiducia che l'inflazione aumenti, nel medio termine, verso il suo obiettivo del 2 per cento». Un rialzo dei tassi oggi, ha continuato, è legittimato «dall'outlook economico e dal riconoscimento del tempo necessario per gli interventi di influenzare i futuri esiti economici». Nell'insieme , ha precisato, «tenendo conto degli sviluppi interni e internazionali i rischi appaiono equilibrati sia per l'outlook dell'attività economica che per il mercato del lavoro». La decisione è stata unanime, con 10 voti a favore.

Quattro rialzi previsti nel 2016
La Fed si aspetta che «le condizioni economiche evolvano in modo da garantire soltanto graduali incrementi dei tassi sui fed funds» e questi tassi «è probabile che rimangano per un certo tempo sotto i livelli che dovrebbero prevalere nel lungo periodo». La previsione media dei 17 esponenti dei vertici Fed, invariati rispetto a settembre, è di quattro rialzi di un quarto di punto l'anno prossimo, che portino a fine 2016 i tassi all'1,375 per cento.

Tassi a zero per sette anni
La Federal Reserve è arrivata al rialzo dopo aver tenuto i tassi di interesse vicini allo zero dal dicembre 2008 a oggi e aver più volte rinviato ogni stretta davanti ai dubbi sulle condizioni dell'economia americana e globale. L'ultimo rinvio è scattato a settembre, quando la Banca centrale era parsa pronta a una stretta ma la crisi cinese e i rischi delle sue ripercussioni hanno consigliato di prendere tempo. Al successivo vertice di ottobre, però, la Fed aveva indicato chiaramente le su intenzioni con una insolita precisione: fece sapere che avrebbe considerato il rialzo dei tassi al prossimo meeting, appunto quello odierno.
In seguito il presidente Janet Yellen ha ripetutamente affermato nei suoi interventi pubblici, davanti ad associazioni provate e al Congresso, di prevedere comunque un intervento restrittivo entro fine anno e che questo andava atteso non con nervosismo bensì semmai con impazienza, perché avrebbe riflettuto il miglioramento delle condizioni economiche.

Disoccupazione dimezzata, ma tasso di partecipazione basso
L'economia americana ha dato indicazioni incoraggianti accompagnate però ancora da sintomi di debolezza che non hanno reso facile la missione della Fed. La crescita continua ad aggirarsi attorno al 2% e il tasso di partecipazione alla forza lavoro, al 63%, resta ai minimi dagli anni Settanta, mentre l'inflazione, seppur in parte schiacciata da fattori ritenuti temporanei quali il calo dei prezzi energetici, è inchiodata molto al di sotto dei livelli auspicati del 2 per cento. L'occupazione, tuttavia, ha ripreso slancio, con la creazione di 211.000 posti di lavoro in novembre spingendo il tasso di disoccupazione al 5%, la metà del 10% toccato all'apice della crisi.

Ultimo rialzo nel giugno 2006
I Fed funds, i tassi di riferimento fissati dalla Banca centrale americana, erano al minimo storico dello 0-0,25% dal 16 dicembre 2008, cioè esattamente sette anni. Per trovare l’ultimo rialzo dei tassi negli Usa bisogna addirittura risalire al giugno 2006, quando Ben Bernanke, al timone della banca da cinque mesi, decise un aumento del costo del denaro al 5,25 per cento.

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