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Jet abbattuto dalla Turchia: i russi aprono la scatola nera in diretta tv

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l’incidente che ha creato la crisi diplomatica

Jet abbattuto dalla Turchia: i russi aprono la scatola nera in diretta tv

Appena ventiquattro ore fa durante la conferenza stampa di fine anno Vladimir Putin ha ricordato cosa ha voluto dire la fine del jet militare russo abbattuto dalla contraerea turca il 24 novembre per lo sconfinamento nello spazio aereo turco durante il sorvolo dei cieli siriani: una crisi fra i due Paesi che attualmente sembra senza soluzione. Oggi i russi hanno aperto la scatola nera del jet in diretta tv. Il ministero della Difesa ha riunito una ventina di giornalisti russi e stranieri per seguire l’evento, Rossiya 24 ha tramesso. «È la prima volta che apriamo una scatola nera in diretta», ha commentato il generale Sergei Dronov.

L'abbattimento del cacciabombardiere Sukhoi-24 da parte degli F-16 turchi ha provocato una grave crisi diplomatica tra Mosca e Ankara. La Turchia sostiene che l'abbattimento è avvenuto nel suo spazio aereo, la Russia nega lo sconfinamento e spera che i dati estratti dalla scatola nera possano rafforzare la sua posizione. «Abbiamo sufficienti prove che dimostrano che l'aereo russo non ha violato lo spazio aereo turco», ha affermato Dronov, aggiungendo che il Sukhoi è stato buttato già mentre si trovava a 5,5 km dalla frontiera turca.

La scatola nera risulta parzialmente danneggiata, ha detto uno degli esperti in diretta tv, precisando che tre degli otto microchip presentano rotture marcate con fessure e probabilmente non contengono dati registrati. L'analisi dei dati di navigazione si svolgerà con l'ausilio di attrezzature speciali e l'aiuto di esperti di Cina e Gran Bretagna che hanno deciso di prendere parte all'indagine.

«Per garantire la massima trasparenza e apertura, abbiamo rivolto a esperti stranieri di 14 Paesi l'invito a prendere parte al lavoro come osservatori. Molti hanno rifiutato per varie ragioni, mentre Liu Chang Wei dalla Cina e Jonathan Gillespie dal Regno Unito hanno accettato», ha affermato Dronov, aggiungendo che «finora nessun lavoro è stato fatto con la scatola nera. È nella stessa condizione di quando è stata ritrovata sul luogo dello schianto». Alle indagini, ha poi sottolineato il vice comandante russo, prenderanno parte anche due cittadini americani, «il presidente e il vice presidente della società internazionale per le indagini dei disastri aerei, Del Gandio e Ron Schleed». La Russia è rappresentata da Oleg Kalida, pilota esperto che ha preso parte ad operazioni di combattimento con il Su-24. L'analisi del flight recorder inizierà domani e i primi risultati sono attesi il 21 dicembre.

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