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Voto in Spagna, i programmi dei 4 partiti

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ELEZIONI

Voto in Spagna, i programmi dei 4 partiti

MADRID. Mariano Rajoy, il premier uscente del Partito popolare, punta tutto sulla stabilità per riconfermarsi alla guida del governo nel voto di domani. I socialisti di Pedro Sanchez vogliono riformare l'economia spagnola senza traumi e nel rispetto degli accordi con l'Unione europea. Podemos se andrà al governo intende cambiare profondamente l'economia e mettere più attenzione agli equilibri sociali. Ciudadanos propone una svolta moderata e pragmatica che rassicura imprese e mercati.
Ma ecco le posizioni dei quattro schieramenti sui grandi temi che hanno animato la campagna elettorale.

ECONOMIA E OCCUPAZIONE
PARTITO POPOLARE
Occupazione. Il governo di Mariano Rajoy ha sempre dichiarato che «la disoccupazione è il nemico da battere», «la sfida più difficile per tutto il Paese». Per i prossimi quattro anni i conservatori propongono agevolazioni per i contratti a tempo indeterminato e incentivi alle imprese che assumono donne dopo la maternità. Confermata la misura di non tassare i contratti a tempo indeterminato fino a 500 euro per almeno quattro anni.
Salario minimo. Armonizzare i criteri adottati dalle diverse regioni.
Piccole e medie imprese. Maggiore sostegno con maggiore flessibilità dei regimi fiscali per piccole imprese e autonomi.

PARTITO SOCIALISTA
Riforma del lavoro. Un nuovo statuto dei lavoratori per recuperare «i diritti fondamentali dei lavoratori». Riforma soft delle regole introdotte dal governo popolare negli ultimi quattro anni per aumentare la flessibilità del mercato del lavoro e per favorire gli accordi di fabbrica in deroga agli accordi nazionali.
Salario minimo e formazione. Graduale aumento del salario minimo fino al 60% del salario medio netto che oggi è di circa 1.125 euro al mese. Intensificare la formazione professionale.
Piccole e medie imprese. Forte impulso al commercio elettronico, agli investimenti e alla ricerca. Flessibilità fiscale per gli autonomi.

PODEMOS
Occupazione. Introduzione progressiva della settimana di 35 ore di lavoro al massimo. Sostegno ai contratti fissi. Eliminazione di ogni agevolazione per i contratti a tempo determinato e part-time. Regolamentazione degli straordinari. Revisione della contrattazione collettiva.
Salario minimo. Aumento in due anni fino a raggiungere gli 800 euro in 14 mensilità con l'obiettivo di arrivare a 950 euro alla fine della legislatura.
Piccole e medie imprese. Sostegno alle imprese e agli autonomi con la creazione di una banca pubblica. Tassazione progressiva del reddito solo al di sopra del salario minimo.

CIUDADANOS
Riforma del lavoro. Ritorno alla negoziazione collettiva. Contratto unico con indennizzi crescenti seguendo l'anzianità per tutte le nuove contrattazioni.
Salario minimo. Sostegno ai redditi più bassi ma nessun aumento per il salario minimo.
Piccole e medie imprese. Soppressione della tassazione fissa e pagamenti in base al reddito. Riduzione dell'imposizione sui redditi delle piccole e medie imprese dal 25 al 20 per cento.

IMPOSTE E DEFICIT
PARTITO POPOLARE
Imposte. Riduzione di due punti percentuali delle aliquote per le imposte sul reddito delle persone fisiche, con la più bassa al 17% e la più alta al 43 per cento.
Deficit. Mantenimento delle misure introdotte nella legislatura appena conclusa.

PARTITO SOCIALISTA
Deficit. Rispettare gli impegni di risanamento con la massima flessibilità concessa da Bruxelles. Limiti alla spesa pubblica per mantenere la stabilità finanziaria pubblica come previsto dalle modifiche alla Costituzione approvate nel 2011. Risanamento progressivo per arrivare a un deficit pari all'1% del Pil. Riduzione del debito e aumento complessivo delle entrate delle amministrazioni pubbliche di circa due punti di Pil.
Imposte. Nessuna riduzione sostanziale delle imposte per questa legislatura per non intaccare la spesa sociale e rispettare i patti con la Ue. Iva agevolata per i beni di prima necessità e i beni culturali. Nessuna deduzione per le grandi società. Introduzione di una legge che vieti le amnistie fiscali. Pubblica diffusione delle infrazioni tributarie superiori ai 30mila euro.

PODEMOS
Deficit. Posticipare il raggiungimento degli obiettivi di deficit. Derogare alle nuove norme costituzionali sulla spesa pubblica. Analisi accurata del debito pubblico con la parte relativa agli aiuti alle banche risanata da una specifica imposta a carico delle banche private. Creazione di una banca pubblica a partire da Bankia e Banco Mare Nostrum.
Imposte. Aumento del numero di aliquote Irpef. Eliminazione delle deduzioni di carattere regressivo. Reintroduzione delle imposte su patrimonio e successione. Aumentare il numero di beni che godono di Iva minima al 4% con l'applicazione a tutti i beni fondamentali. Nuova aliquota Iva al 25% per i beni di lusso. Imposta dello 0,1% sulle transazioni finanziarie.

CIUDADANOS
Imposte. Semplificazione dell'Iva riducendo a due le aliquote: 7 e 18 per cento, con l'eliminazione dell'aliquota minima del 4 per cento. Quattro scaglioni di reddito e quattro aliquote per l'Irpef con una riduzione media in tutte le aliquote del 3 per cento.
Deficit. Negoziare un margine ulteriore con l'Unione europea per arrivare al risanamento del bilancio pubblico considerando che ancora oggi il deficit è stimato intorno al 3,7 per cento. Con l'impegno ad arrivare al pareggio di bilancio entro la fine della legislatura.

PENSIONI E AIUTI SOCIALI
PARTITO POPOLARE
Pensioni. Mantenimento e miglioramento dell'attuale sistema. Con età pensionabile che dovrà arrivare a 67 anni entro il 2027.
Famiglie. Aiuti per famiglie numerose, monoparentali, in particolare difficoltà economuca e con disabili.

PARTITO SOCIALISTA
Pensioni. Nel sistema attuale, miglioramento della contribuzione pensionistica oer i più giovani. Bonus di due anni sui contributi alle madri per ogni figlio a carico.
Famiglie. Sostegno alla madri lavoratrici con figli, paternità più lunga. Sostegno al pagamento delle utenze domestiche.

PODEMOS
Pensioni. Età pensionabile di nuovo a 65 anni. Recupero degli adeguamenti in base all'inflazione.
Aiuti sociali. Sono l'elemento che caratterizza il programma di Podemos, vanno dalla modifica della Costituzione per garantire i diritti economici delle persone, all'attenzione alla spesa sanitaria e per l'educazione, al sostegno alle pari opportunità e alle famiglie con figli, fino al diritto alla casa con il blocco degli sfratti e l'appoggio al pagamento delle bollette.

CIUDADANOS
Pensioni. Tornare per legge all'età pensionabile di 65 anni con più flessibilità per chi vuole smettere di lavorare più tardi.
Famiglie e casa. Armonizzazione degli aiuti tra le diverse regioni con attenzione ai servizi sociali minimi. Sanzioni alle banche che hanno concesso prestiti in modo irresponsabile.

SULLA CATALOGNA
PARTITO POPOLARE
Mariano Rajoy mantiene ferma la sua posizione: no all'indipendenza e dialogo aperto solo nel rispetto delle leggi spagnole in vigore.

PARTITO SOCIALISTA
Pedro Sanchez propone una soluzione politica alla questione catalana attraverso una riforma costituzionale, approvata dal Parlamento nazionale per dare maggiore autonomia a Barcellona, e una modifica dello Statuto catalano.

CIUDADANOS
La difesa totale dell'unità dello Stato è alla base del programma di Alert Rivera che ha fondato il movimento Ciudadanos proprio in contrapposizione alle spinte secessioniste.

PODEMOS
Sotto la guida di Pablo Iglesias, Podemos è l'unica forza nazionale a favore del diritto a decidere dei catalani attraverso un referendum sull'indipendenza.

SUL TERRORISMO JIHADISTA
PARTITO POPOLARE
Guerra al terrorismo con tutti i mezzi concessi dalla Stato di diritto.

PARTITO SOCIALISTA
Unità internazionale, intervento con il via libera dell'Onu, blocco delle fonti di finanziamento dell'Isis.

PODEMOS
Bloccare i finanziamenti e l'appoggio logistico all'Isis. Eliminare il segreto bancario per stroncare i finanziamenti ai terroristi. Accordo tra Usa e Russia sulla Siria.

CIUDADANOS
Partecipazione della Spagna alla lotta contro il terrorismo assieme alla Ue e alla Nato se si decide l'intervento militare.

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