Gli Stati Uniti fanno causa a Volkswagen per lo scandalo delle emissioni truccate. La casa automobilistica rischia una sanzione fino a 19 miliardi di dollari. Il Dipartimento di Giustizia e l'Environmental Protection Agency (Epa) accusano la casa automobilistica di aver installato dispositivi illegali in quasi 600.000 motori diesel per far sì che le loro emissioni fossero in linea con gli standard. In base al Clean Air Act, la normativa ambientale americana, a Volkswagen potrebbe essere comminata una sanzione fino a 32.500 dollari per ognuno dei 499.000 veicoli diesel con motore 2 litri sui quali è stato installato il software truccato e fino a 37.000 dollari per gli 85.000 veicoli con motore a tre litri e software illegale. Il gigante tedesco dell’auto ha assicurato in una nota che continuerà a collaborare con le autorità americane.
«Perseguiremo tutte le strade contro Volkswagen», è la linea del Dipartimento di Giustizia. «L'azione è un importante passo per tutelare la salute pubblica cercando di rendere Volkswagen responsabile per l'inquinamento» ha messo in evidenza l'Epa, precisando che il confronto sui richiami con la casa automobilistica non si è tradotto in una strada perseguibile, ma continuerà in parallelo con l'azione legale». La causa è il «primo passo per portare Volkswagen davanti alla giustizia per non aver reso noti i dispositivi difettosi mentre cercava di ottenere la certificazione dell'Epa. Questo si è tradotto in quasi 600 mila motori diesel che hanno inquinato più del dovuto, a danno della salute e ingannando i consumatori», ha messo in evidenza il procuratore del distretto est del Michigan, Barbara McQuade.
Volkswagen ha ammesso in settembre di aver installato dispositivi truccati per i test delle emissioni su 11 milioni di auto diesel a livello globale, in uno dei maggiori scandali della storia dell'industria dell'auto. La decisione di falsificare le emissioni risale a dieci anni fa, quando Volkswagen ha deciso di puntare sul diesel negli Stati Uniti. La tecnologia a disposizione non era però sufficiente per tenere il passo degli standard americani sulle emissioni.
Nel 2006 e nel 2007 Volkswagen ha cercato un'alleanza con Bmw e Daimler per lo sviluppo di tecnologie per ridurre le emissioni diesel, ma la partnership è stata abbandonata e Volkswagen ha deciso di andare avanti da sola.
Una delle figure chiave dello scandalo è Wolfgang Hatz, promosso nel 2007 alla guida dello sviluppo motori e trasmissioni di Volkswagen. Hatz pochi mesi dopo aver preso il comando è stato ripreso mentre criticava aspramente le norme della California, che aveva deciso di imporre nuovi limiti alle emissioni dei gas delle auto. «Non sono realistici», aveva detto Hatz, che è uno dei dipendenti che sospesi da Volkswagen in seguito allo scandalo.
Intanto si è comunque chiuso con un segno positivo sul mercato italiano dell'auto il difficile 2015 del gruppo Volkswagen. Bene tutti i brand: +7,87% Volkswagen (119.003 consegne, con la quota che scende dall'8,11% del 2014 al 7,56%), +9,65% Audi (54.799, con quota dal 3,67 al 3,48%), +18,93% Seat (14.940), +15,96 Skoda (15.298). Positivi i risultati anche a dicembre con 8.198 immatricolazioni di Volkswagen (+12,16%) e 2.480 dell'Audi (+17,48%).
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