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Obama: basta stragi, più controlli sulle armi

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Obama: basta stragi, più controlli sulle armi

  • –Mario Platero

new york

Resterà un discorso storico: Barack Obama ieri ha annunciato l’introduzione di alcune misure per migliorare i controlli sulle vendite di armi negli Stati Uniti. La notizia era attesa. Erano invece inattese la passione, la determinazione con cui il presidente americano ha pronunciato il suo discorso, implorando gli americani di far prevalere il buon senso «sugli interessi che controllano il Congresso». Erano inattesi gli occhi rossi, il groppo in gola che lo ha bloccato mentre ricordava i 20 bambini di Sandy Hook uccisi da un folle il 14 dicembre dell’anno scorso, e le lacrime, che gli sono sgorgate nel momento in cui ricordava questi 20 bambini di sei, sette anni, che si preparavano al Natale, allievi della prima elementare e i sei insegnanti, uccisi anche loro a Newtown una cittadina tranquilla, tranquilla, ideale del Connecticut, da un giovane squilibrato di vent’anni Adam Lanza che subito prima di recarsi a compiere la strage aveva ucciso la madre, che lo portava con se al poligono di tiro e che aveva riempito la casa di armi e munizioni.

«Noi rispettiamo la Costituzione – ha detto Obama nel momento più drammatico del suo discorso – rispettiamo il secondo emendamento, ma la nostra Costituzione dice anche tutti gli americani hanno un diritto assoluto alla vita, alla libertà e al perseguimento della felicità. Quei diritti sono stati strappati ai giovani universitari a Blacksbyrg a Santa Barbara ai giovani liceali a Columbine e ai bambini della prima elementare a Newtown. E ad ogni famiglia che non avrebbe mai immaginato che i loro amati sarebbero stati uccisi da un proiettile da una pistola. Ogni volta che penso a quei ragazzi divento furioso – ha continuato Obama, a questo punto in lacrime – e attenzione perché questo capita ogni giorno per le strade di Chicago».

Quel che ha colpito in questo discorso è stata la qualità dell’improvvisazione. In genere il presidente segue diligentemente un discorso scritto, ma in questo caso, in una sala della Casa Bianca gremita di attivisti e di famiglie che hanno perso i loro figli o i loro cari per colpa di una leggerezza nella disseminazione di armi in America, Obama ha dato il meglio della sua retorica. Con il vicepresidente Joe Biden al suo fianco ha aggiunto considerazioni personali dopo pause di riflessione e ha dato un quadro complessivo con cui ha giustificato le ragioni per cui ha deciso di scavalcare il Congresso, di mettere a punto un “ordine esecutivo” una sorta di decreto e di introdurre numerose misure che dovrebbero rendere più serrati i controlli – attenzione, semplicemente i controlli – prima della vendita delle armi da fuoco: «Ogni anno muoiono quasi 30mila persone per incidenti da armi da fuoco, inclusi suicidi, omicidi, atti criminali. È poco meno dello stesso numero di morti in incidenti d’auto», ha detto ancora il presidente. Ha poi sottolineato che non ci si deve solo soffermare sulle stragi ma anche sui trenta bambini che solo l’anno scorso sono rimasti uccisi perché giocavano con una pistola o per un difetto dell’arma da fuoco: «Se tutti noi possiamo disporre di un meccanismo che riconosce l’impronta digitale per avere accesso a un telefonino, perché non possiamo avere lo stesso su una pistola? Perchè non possiamo migliorare la sicurezza, come parte delle mie proposte ci saranno richieste per innovazioni tecnologiche».

In effetti Obama ha proposto numerose iniziative che potrebbero sembrare “normali”. Ha ricordato che un recente studio dimostra come circa una persona su trenta che cerca di comprare armi su internet ha precedenti penali. Ecco dunque le proposte: tutti i venditori di armi devono avere una licenza e devono condurre dei controlli di background su tutti coloro che vorranno acquistare un’arma da fuoco. Saranno aumentati anche i controlli su coloro, spesso criminali, che cercano di comprare armi nascondendosi dietro aziende o falsi nomi. Saranno assunti 200 nuovi agenti per rafforzare la qualità delle verifiche in base alle leggi già esistenti. Saranno stanziati circa 500 milioni di dollari per aiutare gli psicolabili ma allo stesso tempo si chiederà che le cartelle cliniche di chi ha avuto traumi psicologici siano rese note ai venditori delle armi, al di là della tutela della privacy. In altre parole, se vuoi comprare una pistola devi dimostrare di essere sano di mente. Sembrerebbero misure del tutto normali, ma il presidente della Camera Paul Ryan ha già reagito con forte aggressività attaccando il presidente, colpevole di abuso dei poteri. Le sue dichiarazioni tuttavia sembravano vuote davanti alla retorica di Obama che a un certo punto ha detto: «Se il Congresso accetta di essere ostaggio delle lobby dei produttori di armi, non può tenere in ostaggio l’America intera. Chiedo che anche loro prima o poi approvino una legge adeguata».

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