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Test giapponese dirà se è vero idrogeno

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Asia e Oceania

Test giapponese dirà se è vero idrogeno

Sei gennaio 2016 – 01:30:00.52 UTC: evento sismico inusuale nella Repubblica Popolare Democratica di Corea, magnitudo mb=4.9. Questi sono i primi dati elaborati a Vienna (Nazioni Unite) dal Provisional Technical Secretariat (Pts) del Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty Organization (Ctbto). Infatti,il Trattato di messa al bando totale dei test nucleari (Ctbt), ratificato dall’Italia nel 1999,prevede il controllo attivo mediante una rete mondiale di monitoraggio - sismica, infracustica,idroacustica e radionuclidica – che permette di discriminare eventi inusuali, cioè non naturali quali le esplosioni artificiali, rispettivamente nel sottosuolo, in atmosfera e negli oceani.Tuttavia, la componente radionuclidica è l’unica che può determinare l’origine nucleare dell’esplosione.

L’evento del 6 Gennaio 2016 è stato localizzato con una accuratezza spaziale di circa 17 km, nell’area oggetto di precedenti attività che hanno richiesto l’analisi del Ctbto (2006,2009, 2013). Le prime analisi non hanno evidenziato segnali infracustici, che possono generarsi dalla sollecitazione elastica del suolo a seguito dell’esplosione, e propagarsi in atmosfera. Non sono state registrate anomalie radionuclidiche, sia nel particolato atmosferico sia nei gas nobili, quali lo Xenon. Ovviamente, questo è lo scenario probatorio registrato a meno di 24 ore dall’evento, cioè tipico in assenza di significativo fall out radioattivo.

I modelli di trasporto atmosferico prevedono nei prossimi giorni la dispersione del possibile plume nucleare, prodotto in uno scenario di rilascio continuo, verso il Giappone, dove è situata la stazione Ctbto Takasaki. Soltanto nel caso di una eventuale osservazione di specifici radionuclidi sarà possibile valutare la natura e le caratteristiche dell’esplosione,attualmente non valutabile con significativa accuratezza. Infatti, poiché il Ctbt non è stato ancora ratificato da alcune Nazioni, non è entrato in vigore in tutte le sue parti essenziali, una tra tutte On-Site Inspection (Osi). Quest’ultima avrebbe permesso l’ispezione nel sito localizzato e ulteriori analisi radionuclidiche, ad esempio mediante un altro gas nobile quale l’Argon, che avrebbero determinato con elevata accuratezza la natura e la caratteristica dell’esplosione.

Per tale motivo, in attesa che il Ctbt entri in vigore, attraverso la ratifica delle seguenti Nazioni - Cina, Egitto, India, Iran, Israele, Pakistan, Repubblica Popolare Democratica di Corea,Stati Uniti d’America -, la sola possibilità ammessa è quella di osservare nei prossimi giorni un’eventuale anomalia radionuclidica nelle stazioni Ctbto. In quel caso, i modelli di trasporto atmosferico in backtracking confermeranno la coincidenza dell’attuale localizzazione dell’evento del 6 Gennaio 2016 con la sorgente di emissione radionuclidica.

Wolfango Plastino è Professore associato di Fisica applicata - Università degli Studi Roma