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Una rete criminale dietro le violenze

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Europa

Una rete criminale dietro le violenze

La polizia tedesca sta verificando i possibili legami tra le violenze di Colonia e un’organizzazione criminale composta in gran parte da nordafricani conosciuta con il nome di Casablanca con base nella vicina Düsseldorf. Gli investigatori da mesi tengono sotto controllo «una rete di circa duemila soggetti potenzialmente pericolosi». E tra questi potrebbero esserci anche gli aggressori che nella notte di San Silvestro hanno aggredito e molestato centinaia di donne vicino alla stazione ferroviaria di Colonia (ma violenze si sono verificate anche a Stoccarda e Amburgo). Molte vittime hanno riferito di essere state assalite da gruppi di uomini dall’aspetto «arabo o nordafricano». Più di cento le denunce, tra queste almeno 80 per molestie sessuali e due per stupro. Tre i presunti colpevoli individuati dalla polizia che tuttavia non ha effettuato ancora alcun arresto.

E mentre proseguono le polemiche sulle indagini, con critiche durissime mosse anche dal governo di Berlino, il sindaco di Colonia Henriette Reker ha ricevuto pesanti attacchi sui social media dopo aver diffuso un codice di comportamento che le donne dovrebbero tenere per prevenire le aggressioni. Henriette Reker - primo sindaco donna della città renana, accoltellata da un militante della destra xenofoba durante la campagna elettorale dello scorso ottobre a causa delle sue posizioni a favore di una società multiculturale - ha raccomandato alle donne di «tenere dagli estranei una distanza equivalente alla lunghezza di un braccio» nei luoghi pubblici, di non isolarsi dal proprio gruppo, di chiedere aiuto subito se necessario ai passanti o di chiamare la polizia. I suoi suggerimenti sono stati tuttavia sommersi dai messaggi in rete dei cittadini di Colonia che le chiedono di rafforzare la sicurezza anche in vista del Carnevale quando nella città giungeranno, come ogni anno, quasi 400mila turisti.

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