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Colonia, scontri al corteo della destra islamofoba. Manifestazione…

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salgono a 379 le denunce delle donne

Colonia, scontri al corteo della destra islamofoba. Manifestazione sospesa. Merkel: leggi più dure

A Colonia, il corteo di Pegida è stato sospeso dalla polizia per evitare escalation di violenze dopo un lancio di petardi contro le forze dell'ordine. In azione gli idranti e i gas lacrimogeni. Un giornalista è rimasto ferito negli scontri fra manifestanti di Pegida e polizia: lo ha riferito una portavoce della polizia di Colonia. Testimoni oculari citati dall'agenzia di stampa Dpa raccontano di altri feriti, alcuni con tagli sul volto, ma la polizia non ha confermato.

Gli agenti hanno utilizzato cannoni ad acqua e gas lacrimogeni contro i dimostranti che lanciavano bottiglie e petardi contro di loro, dopo aver invitato i manifestanti a disperdersi. La polizia ha riposrtato i manifestanti di Pegida verso la piazza sul lato nord della stazione centrale da dove il corteo era partito. Un mezzo blindato con un idrante ha coadiuvato il lavoro delle forze dell'ordine, mentre dal corteo vengono lanciati ancora petardi. Secondo la polizia, a far degenerare la manifestazione sono stati circa 800 hooligan presenti tra i 1.700 sostenitori di Pegida in piazza a Colonia. Un portavoce del movimento islamofobo ha invitato tutti i partecipanti a «andare a casa», spiegando che «l'evento è ufficialmente terminato».

In precedenza, i partecipanti erano stati fatti sfilare dalla polizia lungo un cordone protetto e indirizzati nella parte della Breslauer Platz (la piazza sul lato nord della stazione centrale) a loro riservata. Di fronte, divisi da transenne e poliziotti, i dimostranti della sinistra e dei gruppi anti-razzisti che, secondo una stima della polizia, sarebbero 1.300. Durante la manifestazione, un esponente della Pegida britannica ha detto: «l'Islam è il cancro, Pegida la cura» e ha raccolto un lungo applauso concludendo «questa è la Germania non l'Afghanistan». La folla ha gridato ripetutamente «espulsioni, espulsioni».

Le manifestazioni previste nel centro della città sono state due, a seguito delle aggressioni avvenute la notte di Capodanno contro le donne. Oltre a quella del movimento anti-islamico Pegida e del partito di estrema destra “Pro Koehln”; dall'altro c’è una contro-manifestazione delle organizzazioni anti-razziste. Sono 1.700 gli agenti della polizia di Colonia che sono stati impegnati per le manifestazioni di oggi, supportati da qualche centinaio di colleghi della polizia federale. Lo ha riferito la tv pubblica regionale Wdr. Nella notte delle violenze di Capodanno, attivi sulla piazza della stazione vi erano solo 70 agenti. Le forze dell'ordine hanno presidiato i punti nevralgici della città, con una presenza rafforzata nella piazza della stazione centrale.

Salgono a 379 le denunce delle donne
Nel frattempo la polizia della città renana ha fatto sapere che il numero delle denunce per le aggressioni alle donne nella notte di Capodanno a Colonia, in Germania, è cresciuto drasticamente a 379. Nel 40% dei casi gli investigatori indagano per aggressioni di natura sessuale.

Merkel: servono leggi più dure, via diritto di asilo per colpevoli
Nel frattempo, sull’episodio di Capodanno è tornata oggi a parlare la cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha sottolineato come a Colonia ci siano state «azioni criminali disgustose con donne attaccate e molestate». Merkel ha dichiarato che «vanno cambiate le leggi, che siano più dure, e che poi vanno effettivamente applicate». Tra l’altro la cancelliera tedesca ha lanciato l’ipotesi, avanzata nel documento finale del seminario della Cdu, che i profughi possano perdere il diritto d'asilo in caso di reati, anche per quelli in cui è prevista la condizionale. Meccanismo che permetterebbe di accelerare le espulsioni dei colpevoli. Il cancelliere ha poi riconosciuto che la Germania «si trova ad affrontare nuove sfide e che si è avuta l'impressione che se si volesse nascondere qualcosa ma non è vero. Tutto deve essere chiarito e essere messo sul tavolo».

Nell'ambito delle proposte per leggi e pene più dure nei confronti degli immigrati che Angela Merkel ha presentato oggi c'è l'ipotesi, avanzata nel documento finale del seminario della Cdu, che i profughi possano perdere il diritto d'asilo in caso di reati, anche per quelli in cui è prevista la condizionale. Meccanismo che permetterebbe di accelerare le espulsioni dei colpevoli.

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