
Due convogli umanitari sono entrati a Madaya, la città siriana che sta morendo di fame e stenti, dove bambini denutriti e i sopravvissuti sono costretti da settimane a mangiare petali di piante e gatti. I due convogli organizzati dalla Mezzaluna rossa sono arrivati oggi per portare cibo e medicine a tre località siriane assediate dalle opposte parti combattenti: Madaya, popolata in maggioranza da sunniti e circondata da forze governative e del movimento sciita libanese Hezbollah, e Fuaa e Kafraya, nella provincia nord-occidentale di Idlib, dove la popolazione sciita è assediata da forze ribelli sunnite. Lo riferisce la televisione panaraba Al Jazeera.
Madaya si trova a una quarantina di chilometri a ovest di Damasco, tagliata fuori dal resto del Paese e dal mondo da almeno sei mesi. «Sussiste una necessità assoluta che la Siria e la Russia fermino le loro operazioni militari contro le popolazioni civili, e in particolare che cessi il calvario di Madaya e delle altre localita' siriane assediate dal regime». Così il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius ha sollecitato la fine dei bombardamenti russi e lealisti contro i civili siriani, e anche dell'assedio alle città.
La presa di posizione del capo della diplomazia francese segna una delle maggiori linee di contrasto tra Parigi e Mosca, pur informalmente alleate nella lotta allo Stato Islamico.
Anche il presidente Hollande vuole «la realizzazione di misure umanitarie immediate, prioritariamente nelle zone sotto assedio e in particolare a Madaya, nell'ottica di realizzare le condizioni di un cessate-il-fuoco credibile» ha dichiarato in una nota l'Eliseo.
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