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accordo con l’opposizione

La Danimarca confischerà i beni ai migranti per coprire le spese di welfare

Tempi sempre più duri per i profughi che chiedono asilo alla Danimarca. Il governo di destra, che si regge sull’appoggio esterno dello xenofobo Partito del popolo, ha annunciato di aver raggiunto un accordo con l’opposizione socialdemocratica per approvare in Parlamento una controversa legge che prevede, tra l'altro, la confisca dei beni dei migranti.

La legge sarà discussa mercoledì per la prima volta dai deputati, prima di essere trasmessa a un comitato parlamentare, tornare in aula ed essere sottoposta al voto il 26 gennaio prossimo. Il punto più controverso, già oggetto di polemiche quando se ne ebbe notizia il mese scorso (la stampa americana evocò subito il nazismo), è quello che consente alle forze di sicurezza di confiscare denaro e beni di valore dei migranti superiori alle 10mila corone (circa 1.350 euro) per pagare il loro soggiorno nei centri rifugiati. Unica eccezione all’esproprio, alcuni oggetti per uso personale, come orologi e cellulari, o di valore affettivo, come le fedi matrimoniali.

Il governo ha difeso la legge, precisando che anche i danesi che dovessero accedere ad alcuni benefit finora garantiti dal welfare devono aspettarsi un trattamento simile. «Se un cittadino danese ha beni di valore superiori a 10mila corone , dovrà venderli prima di accedere al sussidio di disoccupazione», ha dichiarato a titolo esemplificativo la ministra dell’Integrazione, Inger Stojberg. Ma il paragone non convince del tutto.

Il provvedimento è parte di una legge più ampia sull’immigrazione che prevede anche l’allungamento dei tempi di ricongiungimento familiare (fino a tre anni) e una stretta sulla concessione della residenza e dei permessi temporanei di soggiorno. Legge fortemente criticata dall’Unhcr, l’Agenzia Onu per i rifugiati, che il 6 gennaio ha parlato di proposte che «potrebbero alimentare paura e xenofobia» nel mondo. Ma l’esecutivo va avanti. «Si potrebbe pensare che questa è una cattiva pubblicità per la Danimarca - ha commentato la portavoce dell’Alleanza rosso-verde (sinistra), Johanne Schmidt-Nielsen - ma io credo che il governo ne sia piuttosto soddisfatto, perché l’obiettivo principale di questa proposta è scoraggiare i profughi dal chiedere asilo in Danimarca».

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