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Iran, stop alle sanzioni internazionali

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Medio Oriente

Iran, stop alle sanzioni internazionali

  • –Beda Romano

BRUXELLES

Dopo una ultima tornata negoziale, l’Iran e i suoi partner internazionali hanno annunciato ieri sera a Vienna l’attesa revoca delle sanzioni contro Teheran. In Austria, erano presenti l’Alto rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza Federica Mogherini, il Segretario di Stato John Kerry e il suo omologo iraniano Javad Zarif. Quasi a volere anticipare l’esito della partita, Teheran aveva annunciato poche ore prima la liberazione di cinque prigionieri americani e nuovi contratti economici. Per il presidente iraniano Hassan Rohani l’accordo sul nucleare rappresenta «una vittoria gloriosa» per il Paese.

«L’Iran ha messo in pratica tutte le misure richieste dall’intesa di luglio per consentire l’entrata in vigore dell’accordo», ha spiegato ieri sera l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), a cui era stata delegata la responsabilità di verificare l’impegno iraniano a ridurre le sue attività nucleari e ad abbandonare il tentativo di dotarsi di una bomba nucleare. In una conferenza stampa a Vienna, la signora Mogherini ha quindi annunciato «la revoca delle sanzioni, economiche e finanziarie, nazionali e multinazionali» contro l'Iran.

L'Alto Rappresentante ha parlato di un accordo che è «forte e giusto» e che dimostra come «la diplomazia multilaterale possa risolvere le questioni più difficili». La revoca delle sanzioni riguarda anche le misure degli Usa. Lo stesso Kerry ha saluto gli sforzi personali della Mogherini per chiedere l’intesa e «per averci portato qui oggi». Mentre a Vienna si ultimava l’accordo sul nucleare iraniano, a Teheran il procuratore generale Abbas Jafari Dolatabadi annunciava la liberazione di cinque prigionieri americano-iraniani, nel quadro di uno scambio di prigionieri. Tra questi, vi sono il giornalista Jason Rezaian del Washington Post e il pastore Said Abedini. Un quinto americano è stato liberato, ma non nel quadro dello scambio.

Dal canto loro, gli Stati Uniti si sono attrezzati per liberare sette iraniani attualmente in prigioni americane. Con un occhio alla fine delle sanzioni economiche e alla ripresa di attesi rapporti economici, secondo l’agenzia di stampa Mehr, oggi in Iran dirigenti di Shell e di Total incontreranno i rappresentanti di aziende petrolifere iraniane, mentre secondo l’agenzia di stampa Tasmin il governo iraniano è già pronto ad acquistare 114 aerei Airbus per 10 miliardi di dollari.

Appena ricevuto il benestare dell’Aiea, i Ventotto hanno quindi revocato le sanzioni. Tra le altre cose, all’Iran è stato chiesto di ridurre il numero delle centrifughe che permettono l’arricchimento dell’uranio, e di ritirare il cuore del reattore ad acqua pesante nell’impianto di Arak, in modo da non poterlo utilizzare per fabbricare plutonio. Per 15 anni le misure potranno essere reintrodotte automaticamente nel caso l’Iran non rispetti l’intesa. L’embargo deciso dalle Nazioni Unite sulle armi convenzionali e sui missili balistici rimarrà in vigore fino al 2020 e fino al 2023. L’accordo raggiunto tra l’Iran, gli Stati Uniti e i suoi alleati mostra un riavvicinamento tra Teheran e Washington dopo che le relazioni tra i due Paesi sono state interrotte 35 anni fa, al momento dell’arrivo al potere di un regime religioso in Iran.

L’intesa sta innervosendo gli alleati americani nella regione, in primo luogo l’Arabia Saudita e Israele, che vedono con preoccupazione il ritorno sui mercati internazionali del regime sciita («l’Iran - ha detto il premier israeliano Netanyahu - non ha abbandonato le sue ambizioni di acquisire l’arma nucleare»). Reazioni contrastanti anche negli Stati Uniti: «Obama toglie le sanzioni contro il principale Stato che sostiene il terrorismo» ha dichiarato Paul Ryan, speaker repubblicano della Camera Usa.

Il Paese, che conta 80 milioni di abitanti, ha ricchi giacimenti di gas e petrolio. In questi anni, Teheran ha sempre negato di volersi dotare di una arma atomica, ma l'Aiea ha sostenuto che fino al 2009 il governo iraniano ha effettuato ricerche scientifiche in tal senso.

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