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Italia-Giappone: da Botticelli a Leonardo, grandi eventi per celebrare 150 anni di relazioni diplomatiche

TOKYO - «Non è perché l'ho curata io: questa mostra vale da sola il viaggio in Giappone». Alessandro Cecchi parla di “Botticelli e il suo tempo” al Tokyo Metropolitan Art Museum come la più significativa rassegna mai realizzata sul pittore toscano: anche se non ci sono le inamovibili “Primavera” e “Nascita di Venere”, c'è parecchio che non si può vedere in Italia e qualcosa che non si può ammirare mai, come “La Bella Simonetta” che di solito adorna l'ufficio del presidente della Marubeni.

Solo a Tokyo, dal primo marzo, si potranno poi vedere insieme 11 Caravaggio, oltre a una quarantina di caravaggeschi. Sono solo due esempi del vasto programma di iniziative - dalla cultura alla scienza, dal made in Italy all'enogastronomia e allo sport - a celebrazione, per tutto il 2016, dei 150 anni delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone, che il ministro degli esteri Paolo Gentiloni ha auspicato possano contribuire efficacemente a «rafforzare ulteriormente l'amicizia e la conoscenza tra i due popoli e promuovere nuove opportunità di cooperazione e impegno comune».

150 ANNI DI AMICIZIA. Nel suo messaggio per la presentazione del programma in ambasciata a Tokyo, Gentiloni ha sottolineato il parallelismo quasi incredibile dello sviluppo storico ed economico tra due Paesi di rara bellezza territoriale e limitate risorse energetiche. Quando il 25 agosto 1866 la Real Pirocorvetta Magenta sparò a salve nel porto di Yokohama per salutare il primo Trattato di amicizia e commercio, le capitali erano ancora Firenze e Kyoto. Negli anni immediatamente successivi si compì il processo nazionale (1868 Restaurazione Meiji, 1870 presa di Roma), che diede il via al primo decollo industriale e all'ascesa a potenze regionali culminata alla fine della prima guerra mondiale. Analoghe, poi, le involuzioni autoritarie e le manie di grandezza sfociate in catastrofi nazionali, seguite nel secondo dopoguerra da un parallelo boom economico radicato nel manifatturiero, fino alle sfide contemporanee per due economie mature ad alto debito pubblico, tra bassi tassi di natalità e invecchiamento. Con il Giappone siamo stati praticamente sempre amici (a volte fin troppo, come alleati sia nella prima sia nella seconda guerra mondiale). «La comune esperienza della ricostruzione e sviluppo postbellici - basata su solide fondamenta democratiche e sui valori dello stato di diritto, dei diritti umani e del libero mercato - hanno creato ulteriore terreno comune e reso i rapporti bilaterali ancora più stretti», afferma Gentiloni, aggiungendo che oggi entrambi i Paesi sono impegnati in una importante azione riformatrice nell'affrontare questioni in larga parte simili.

STAFFETTA PER IL G-7. Solo su alcuni temi specifici (pena di morte, riforma dell'Onu) non siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Ma mai come quest'anno i rapporti politici si intensificheranno: gran parte dei ministri italiani sono attesi in Giappone per i vertici settoriali del G-7, il cui vertice dei leader si terrà il 26-27 maggio a Ise-Shima (altri summit: 10-11 aprile G7 dei ministri degli Esteri a Hiroshima 23-24 aprile: G7 dei ministri dell'Agricoltura a Niigata;29-30 aprile G7 dei ministri delle Comunicazioni a Takamatsu; 1-2 maggio G7 dei ministri dell'Energia a Kitakyushu;14-15 maggio G7 dei ministri dell'Educazione a Kurashiki; 15-16 maggio G7 dei ministri dell'Ambiente a Toyama; 15-17 maggio: G7 dei ministri della Scienza e Tecnologia a Tsukuba; 20-21 maggio G7 dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali a Sendai; 11-12 settembre: G7 dei ministri della Salute a Kobe; 24-25 settembre: G7 dei ministri dei Trasporti a Karuizawa).

Il premier Shinzo Abe ha detto che visiterà tutti i Paesi del G7 prima del summit. Il Giappone passerà poi il testimone all'Italia, che nel 2017 avrà la presidenza del gruppo dei Paesi più industrializzati. In una graduatoria, l'ambasciatore Domenico Giorgi sottolinea l'eccellenza dei rapporti culturali – intesi in senso vasto – e di quelli politici, mentre “per definizione i rapporti economici sono sempre migliorabili”. In questo senso, una spinta alle relazioni commerciali potrebbe arrivare dalla conclusione dell'accordo di libero scambio tra Ue e Giappone, in una fase in cui spicca piuttosto il forte sviluppo degli investimenti diretti nipponici in Italia.

GRANDI EVENTI. Se nel periodo gennaio-novembre 2015 i turisti italiani in Giappone sono aumentati di quasi il 30% a 95mila, questo boom potrà continuare quest'anno con l'ulteriore incentivo della possibilità di alternare a templi e pagode una visita a capolavori italiani. Assieme a Botticelli, è stato Leonardo a esordire con una mostra all'Edo-Tokyo Museum incentrata - oltre che sul Codice sul Volo degli Uccelli - sulla Madonna dell'Aspo (che secondo il curatore Alessandro Vezzosi è la più evoluta raffigurazione della Madonna col Bambino), prestata dal X Duca di Buccleuch e XII Duca di Queensberry. «I miei antenati l'acquistarono durante il loro Grand Tour in Francia e Italia nel XVIII secolo - afferma il nobiluomo britannico -. Nell'archivio di famiglia ho trovato anche poesie d'amore in italiano di un mio avo che studiò a Padova nel XVI secolo». Il rammarico è che suo padre ebbe uno shock nel 2004 per il furto del quadro da un castello di famiglia, e morì un mese prima che venisse ritrovato 4 anni dopo. Leonardo, con la Tavola Doria, sarà protagonista in primavera anche al museo di Sendai, ed è già al centro di una mostra al Knowledge Capital del complesso Grand Front a Osaka, dove tra l'altro il prof. Asada della locale università ha realizzato un impressionante “Androide Leonardo”.

Nel 2016 cadono anche i 35 anni del gemellaggio tra Osaka e Milano: si sta definendo il progetto di trasformare, per una settimana, la centralissima isoletta di Nakanoshima in una piccola Milano, con illuminazioni 3D di Duomo, Scala, sfilate di moda ed eventi di design. Tra le altre mostre in programma: Rinascimento veneziano, Pitture parietali romane a Pompei, Giorgio Morandi, i Gioielli dei Medici. Il 16 e 17 marzo Riccardo Muti dirigerà a Tokyo l'Orchestra Cherubini affiancata da giovani musicisti giapponesi. A fine settembre arriverà il Corpo di ballo della Scala (il calendario completo in www.italyinjapan.com).

TANTE INIZIATIVE IN ITALIA. Fitto calendario di iniziative anche in Italia. Imperdibile sarà la mostra di scultura buddista (in estate, probabilmente alle Scuderie del Quirinale), così come quella sui maestri dell'Ukiyo-e (Hokusai, Hiroshige e Utamaro, nel primo autunno al Palazzo Reale di Milano). Arriverà il teatro Noh (e forse anche il Kabuki), mentre all'Ara Pacis si aprirà in estate la mostra fotografica “Domon Ken, il maestro del realismo giapponese”. I musei italiani valorizzeranno le loro collezioni giapponesi. L'Italy-Japan Business Group, forum imprenditoriale tra i due Paesi, si terrà in Italia a ottobre (candidate sono Lecce e Firenze). La Fondazione Italia-Giappone organizzerà, tra l'altro, numerosi convegni, il primo dei quali a febbraio alla Camera per fare il punto sulle prospettive dell'Economic Partnership Agreement tra Ue e Giappone. E naturalmente al Festival Pucciniano andrà in scena Madama Butterfly (con scenografie di Kan Yasuda).

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