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Sarah Palin appoggia «l'amico» Trump per la nomination repubblicana

New York - Donald Trump ha ricevuto il sostegno ufficiale di Sarah Palin, l'eroina dei Tea Party che fu candidata senza fortuna alla vicepresidenza con John McCain nel 2008, sconfitta da Barack Obama e Joe Biden. L'entrata in scena di Palin nell'odierna campagna elettorale per la nomination repubblicana alla Casa Bianca non e' pero' solo un omaggio al passato, peraltro non esattamente brillante. E' una mossa che potrebbe infuenzare il futuro dei repubblicani: mette in difficolta' il principale avversario di Trump nella cattura dei consensi ultraconservatori e del populismo di destra, il senatore texano Ted Cruz, a pochi giorni dal voto dell'Iowa, il primo stato a esprimersi e dove i due candidati sono testa a testa nei sondaggi.

Palin ha detto di essere orgogliosa di poter sostenereTrump, dopo che i due si erano conosciuti a New York nel 2011 andando assieme a mangiare una pizza per poi rimanere in contatto visto anche il reciproco interesse nella Reality Television. Trump ha annunciato di essere onorato dell'aiuto di “un'amica”,indicando che Palin fara' campagna con lui in Iowa e in Oklahoma.

Non a caso, invece, un portavoce di Cruz prima ancora dell'annuncio ufficiale ha espresso disappunto per la scelta di Palin. E Cruz stesso in passato aveva dato credito proprio al sostegno dell'ex governatore dell'Alaska per la sua elezione al Senato.
La stella dei Tea Party ha visto il suo ruolo politico diminuire negli ultimi anni, ma mantiene una considerevole credibilita' e un seguito tra i militanti. E' stata fino alla scorsa estate tra i commentatori Tv di Fox, rete molto ascoltata dalla base piu' radicale. Quella stessa base dove sussiste qualche sospetto sulle credenziali conservatrici di Trump. Palin e Trump di recente avevano partecipato assieme a Washington a una dimostrazione contro l'accordo nucleare con l'Iran.

La spinta populista e arrabbiata nel partito repubblicano ha finora mantenuto Trump in vantaggio nei sondaggi nazionali, davanti a un Cruz tuttavia parso efficace nei dibattiti e appoggiato dalle correnti religiose e dogmatiche vicine al movimento evangelico. Alle loro spalle l'unico che si distingue per una strategia alternativa di qualche efficacia sembra essere il governatore dell'Ohio John Kasich, che fa appello apertamente all'elettorato moderato del partito.

Le spinte centrifughe affiorano anche nel partito democratico, seppur con minor veemenza. La candidatura dell'autoproclamato socialista democratico Bernie Sanders sta dando filo da torcere alla favorita Hillary Clinton, che nell'ultimo dibattito tra candidati del partito, domenica, ha dato il via a attacchi accusando il rivale di mettere a rischio l'esistente riforma sanitaria con i suoi progetti aggressivi per creare un sistema sanitario nazionale e di essere invece troppo morbido sulla regolamentazione delle armi. Sanders critica l'influenza del grande business e delle grandi banche e ha trovato udienza anzitutto in New Hampshire, il secondo appuntamento delle primarie, dove e' appaiato nei sondaggi alla Clinton.

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