ROMA
Via libera dal Consiglio dei ministri di ieri sera al movimento diplomatico atteso da tempo. Almeno da quando, a fine 2015, è stato designato a guidare l’ambasciata di Washington l’attuale consigliere diplomatico del premier Renzi, Armando Varricchio, che dal 1° marzo andrà a sostituire l’attuale ambasciatore negli Stati Uniti Claudio Bisognero.
A sbloccare il pacchetto di nomine, oggetto di valutazioni non sempre omogenee tra Palazzo Chigi e la Farnesina, il via libera dato dallo stesso Renzi martedì scorso alla nomina del viceministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda, a rappresentante permanente a Bruxelles al posto dell’ambasciatore Stefano Sannino. Una nomina, questa, che ha suscitato notevoli perplessità tra i diplomatici italiani come evidenziato dallo stesso sindacato Sndmae in una lettera inviata ieri allo stesso Renzi. Nella missiva si sottolinea in particolare «l’irripetibilità di una soluzione dettata da un’esigenza di politica estera assolutamente eccezionale» e ci si augura che questa decisione «possa rivelarsi vantaggiosa per il Paese solamente se attuata in un contesto strategico di più ampio respiro».
Il Consiglio dei ministri ha anche designato ieri Sannino come nuovo ambasciatore a Madrid (dove si trasferirà dopo il gradimento, quindi non prima di metà marzo) mentre a Palazzo Chigi al posto di Varricchio andrà Maria Angela Zappia, attuale rappresentante permanente presso la Nato a Bruxelles. Il suo posto verrà ricoperto, per il periodo che lo separa dal pensionamento obbligatorio a 65 anni, da Claudio Bisognero che della Nato è stato in passato anche segretario generale aggiunto.
La Zappia diventerà quindi la prima donna a ricoprire l’ufficio del Consigliere diplomatico e si affiancherà ad altre due feluche “rosa” in posti apicali, Elisabetta Belloni, capo di gabinetto del ministro degli Esteri, e il Consigliere diplomatico del presidente della Repubblica Mattarella, Emanuela D’Alessandro. Maria Angela Zappia, originaria di Viadana, in provincia di Mantova, dove è nata il 12 agosto 1959, ha vinto il concorso diplomatico nell’83. Ha prestato servizio a Dakar e in due periodi diversi a New York. Ha lavorato alla Farnesina alla direzione Cooperazione allo sviluppo e a Bruxelles sui dossier migratori. A Ginevra nel 2010 è stata nominata capo delegazione dell’Unione europea presso le Organizzazioni internazionali. Da lì è stata poi nominata a Bruxelles come rappresentante permanente presso la Nato nel 2014.
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