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Suntory Hall: il tempio della musica di Tokyo compie 30 anni

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Suntory Hall: il tempio della musica di Tokyo compie 30 anni

TOKYO - Il 2016 è un anno speciale per la Suntory Hall di piazza von Karajan: il tempio della musica nel quartiere di Akasaka del centro di Tokyo compie 30 anni. La sua sala principale da oltre 2mila posti (con un organo da 5898 canne) - e la sala minore chiamata Blue Rose – in omaggio alla rosa blu, che non esiste in natura, creata dai laboratori Suntory – ospiteranno eventi speciali. in un programma che culminerà l'1 e il 2 ottobre con due serate di gala con la Wiener Philarmoniker diretta da Zebin Metha e Seiji Ozawa. Il logo del trentennale è basato sull'ideogramma “Hibiki” che significa “suono bellissimo”. L'istituzione promossa dal colosso nipponico delle bevande ha acquisito un grande prestigio per l'eccellenza acustica e gli spettacoli con i migliori musicisti del mondo. Al settembre scorso aveva ospitato 16.350 concerti per 17,2 milioni di spettatori: quest'anno il numero di rappresentazioni sara' il maggiore della sua storia.

Suntory Hall - che è in partnership dal 2006 con la Musikverein di Vienna e collaborazioni con Carnegie Hall e l'Espanade di Singapore - si è distinta anche nel campo dell'educazione musicale. In questo senso, spicca l'Accademia che forma giovani talenti nel campo dell'opera, focalizzata sulla musica italiana anche grazie al direttore didattico Giuseppe Sabbatini, ex tenore diventato direttore d'orchestra. “La Suntory Hall fa una grande opera di mecenatismo – dice Sabbatini – Una volta passate le selezioni, gli allievi dell'Accademia non pagano uno yen”. Con allievi ed ex allievi, nei giorni scorsi Sabbatini ha diretto rappresentazioni della Boheme pucciniana nella Blue Rose e al grande teatro di Yokosuka (1.800 posti). Il legame di Sabbatini con la Suntory risale al 1992, come cantante: in questa veste fu tra i protagonisti delle celebrazioni per il ventennale nel 2006, con un concerto dei “Tre tenori” piu' attivi alla Suntory (con Vincenzo La Scola e Neil Shicoff). “Ci divertimmo un mondo – rivela Sabbatini – In quella occasione io per la prima volta ho diretto in Suntory Hall, quasi un esordio come direttore d'orchestra. Nei bis ci siamo infatti inventati uno scambio di ruoli. Il direttore Nicola Luisotti, che ha una bellissima voce, ha cantato e suonato il pianoforte. Io ho anche suonato il contrabbasso. Il compianto Vincenzo ha suonato il flauto. Shicoff si limitò a suonare il triangolo”. Una simpatica performance rintracciabile su Youtube.

Tanta cultura musicale italiana, insomma, alla Suntory, il cui gruppo tra l'altro ha una societa' specializzata nell'importare prodotti italiani. Visto che si è specializzata anche in birre “premium”, il Sole-24 Ore ha chiesto al chief executive Takeshi Niinami se non sia interessato ad acquisire la birra Peroni, in vendita da parte del colosso SABMiller ed esplicitamente ambita dal gruppo rivale Asahi. “Abbiano guardato il dossier – ha risposto Niinami – Tuttavia, per i prossimi 3-4 anni preferiamo evitare nuove grandi acquisizioni e rimanere concentrati nel processo di integrazione del gruppo americano di alcolici Beam (acquisito per 16 miliardi di dollari), che ha già attività in Europa e in Italia. Peccato che gli italiani non siano grandi bevitori di bourbon…”.

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