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oms: potrebbe causare malformazioni ai feti

Allarme virus Zika, «causa malformazioni ai feti». Il Brasile mobilita l’esercito. Quattro casi in Italia

  • –di Si.Spe.

Si chiama virus Zika, nome che deriva dalla foresta ugandese dove venne scoperto nel 1947, e sta seminando il terrore in diversi paesi latinoamericani, in primis il Brasile che ha addirittura mobilitato l’esercito contro questo nemico invisibile, scatenando allarmi anche in Europa. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità il pericoloso virus, provocato dalla puntura di una zanzara e sospettato di essere responsabile di gravi malformazioni ai feti, «continua a estendersi» in tutto il continente americano con l'eccezione del Canada e del Cile. Nella sola Colombia si stimano 600mila casi. Come spiega il presidente del Paese, Juan Manuel Santos: «Le stime parlano di 600mila casi attesi di Zika in Colombia. Le conseguenze saranno 500 casi di bambini nati con microcefalia e 500 casi di persone infette dalla sindrome di Guillain Barrè». «Raccomandiamo alle donne incinte di non viaggiare nelle aree infettate e di restare lontane dai posti dove c'è acqua stagnante e di utilizzare repellenti contro le zanzare».

Stando a quanto affermato dall'Oms, il virus è già presente in 21 paesi su 55 del continente americano e la zanzara responsabile della trasmissione è l'Aedes Aegypty (pronuncia Edes egìpti) - la stessa che può trasmettere la febbre dengue e il chikungunya.

Un nemico temibile insomma, contro il quale il governo brasiliano ha addirittura mobilitato l’esercito: 200mila soldati andranno “casa per casa” a stanare le zanzare veicolo del contagio, come spiega oggi il quotidiano O Globo, riportando dichiarazioni del ministro ella Salute Marcelo Castro. Il ministro ha anche precisato che il governo fornirà ad almeno 400mila donne incinte del repellente per zanzare. Zika, secondo alcuni studiosi, sarebbe legata ai casi di microcefalia che hanno avuto un picco in Brasile.

Il virus Zika potrebbe diventare un rischio anche in Italia
E il virus potrebbe diventare un pericolo anche per l’Italia, arrivato nel nostro paese tramite persone che erano state in vacanza in Brasile nel corso dell’ultimo anno. «Il problema più serio nel nostro Paese si porrà con l'inizio della stagione di attività biologica delle zanzare che, visto l'inverno tiepido, sarà da metà aprile fino a novembre». Il rischio è che «se una persona torna con il virus Zika nel sangue e viene punta da una zanzara, quest'ultima diventa portatrice e in grado di infettare a sua volta altre persone. Se questa catena non si ferma subito, si può innescare un focolaio autoctono che può assumere anche dimensioni rilevanti o portare il Paese a diventare endemico». A lanciare l’allarme è l'Amcli, l'Associazione microbiologi clinici italiani. I microbiologi sottolineano l'importanza «della diagnosi rapida di infezione in fase viremica (virus nel sangue) e molte Regioni si sono attrezzate con un centro regionale di riferimento per la diagnosi di Zika, ma anche di Dengue e Chikungunya.

I sintomi: febbre, congiuntivite, rash cutanei
Nel nostro Paese i casi italiani legati al virus Zika sarebbero finora quattro. «La malattia nel 25% decorre in maniera asintomatica - spiega Antonio Chirianni, presidente della Simit, società italiana malattie infettive e tropicali, direttore dipartimento malattie infettive dell’ospedale dei Colli Monaldi-Cotugno-Cto di Napoli - nella maggior parte dei casi la sintomatologia è lieve manifestandosi con febbricola, esantema, congiuntivite. Al momento il problema più importante è che sembra che ci siano bambini, nati da donne che hanno avuto l’infezione durante la gravidanza, che hanno presentato una microcefalia. L’allerta di oggi infatti è successiva alle raccomandazioni dei Cdc americani che consigliano alle donne che desiderano avere un figlio di non visitare quei paesi o di posporre il viaggio».

Le raccomandazioni attuali prevedono che tutte le persone che presentano febbre nelle 2 settimane successive al rientro da zone endemiche devono essere valutate in un centro specialistico. Utile, per chi si reca in zone endemiche, prevenire le punture delle zanzare coprendo la superficie cutanea quanto più possibile, evitando di esporsi in particolare al tramonto, usando repellenti e dove richiesto anche utilizzando tende. Non esiste alcun vaccino contro il virus Zika né alcun tipo di terapia.

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