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Teheran a caccia di investimenti

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Medio Oriente

Teheran a caccia di investimenti

  • –Nicoletta Picchio

ROMA

Concreto sulle condizioni economiche, affidabile sull’impegno con cui l’Iran adempirà agli accordi internazionali. Fiducioso verso gli italiani, con cui c’è una vecchia storia di relazioni. Il presidente iraniano Hassan Rohani si è presentato così ieri mattina al Business Forum che si è tenuto a Roma. Un discorso centrato sull’economia, ma anche sul terrorismo e sul confronto religioso.

«L’economia iraniana è migliorata, il paese è pronto ad accogliere gli investimenti esteri: il governo, il Parlamento, il potere giudiziario, tutte le istituzioni, la Guida della Repubblica puntano su questo, c’è una posizione unica». Rohani vuol contrastare i possibili timori di un quadro instabile post sanzioni e ha annunciato una visita del premier Matteo Renzi in Iran nei prossimi mesi: «Il paese può offrire ai mercati, Italia in testa, condizioni di investimenti win-win. Nessun paese può chiedere ad un altro di sacrificarsi, non si può dire vi invito dove non c’è stabilità, non c’è profitto adeguato, non c’è certezza di guadagno a lungo termine». E va oltre, descrivendo ciò che ha fatto nei due anni e mezzo di governo: c’era una drammatica recessione, l’inflazione era al 45%, il pil era a -6,8. Ora l’inflazione è scesa al 12,2, l’economia cresce, «il pil è a +9,4», il settore finanziario è stabile.

È la fine delle sanzioni, ha sottolineato Rohani ringraziando la Ue e tutti coloro che si sono adoperati per il successo dei negoziati sul nucleare, che ha posto le condizioni per attrarre investimenti: «Ha permesso a tutti noi di stare qui e pensare a nuove opportunità». Seduti sul palco, accanto al presidente iraniano, al Business Forum, organizzato da Confindustria, Agenzia Ice e ambasciata iraniana, c’erano, tra gli altri, il presidente degli industriali, Giorgio Squinzi, il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, il presidente dell’Agenzia Ice, Riccardo Monti. In platea, 500 imprenditori, italiani e iraniani.

Come mercato non ci sono solo gli 80 milioni di abitanti dell’Iran, ma i 300 milioni dell’area che vede il paese al centro. «Non vogliamo invadere o attaccare nessuno, non ci difendiamo con la forza, ma con regole affidabili». Il terrorismo si combatte con lo sviluppo. E ha avuto una standing ovation Rohani quando ha concluso con una riflessione sul Corano, i cui principi invitano alla tolleranza, invitando i musulmani a proteggere prima le chiese rispetto alle sinagoghe e alle moschee.

«Una giornata storica, l’Italia ha sempre sostenuto il ruolo dell’Iran come protagonista nella soluzione delle tensioni dell’area, a cominciare dalla Siria», è stato il commento di Gentiloni, che in mattinata si è visto con il suo omologo iraniano Mohammad Javad Zarif. «Il sogno di Enrico  Mattei di un assiduo dialogo politico è diventato realtà, la scelta dell’Italia come prima tappa è il riconoscimento alla perseveranza con cui l’Italia ha sempre scommesso sull’Iran». L’energia è uno dei settori chiave: si attende la formalizzazione della revisione dei contratti da parte dell’Iran attesa a fine febbraio a Londra. «Guardiamo con attenzione al mercato - ha detto la presidente di Eni, Emma Marcegaglia - in un paese in cui siamo stati i primi. Con un petrolio così basso aspettiamo di vedere quali saranno le condizioni per investire».

Per Monti è «un momento magico per l’Iran, ma anche gli iraniani trovano un’Italia più forte. Ci sono moltissimi contatti tra imprenditori, abbiamo la sensazione di seminare in un terreno molto fertile, ma dobbiamo correre perché c’è la fila. Abbiamo un piccolo vantaggio, sfruttiamolo». Energia, infrastrutture, meccanica e agroalimentare sono i settori a più ampio potenziale e sono stati i temi degli incontri tra imprese che si sono svolti dopo il Forum. «Sull’alimentare dobbiamo costruire una partnership strategica di lungo periodo», è stato l’impegno del ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, che ha partecipato al seminario tematico, mentre il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ha presenziato a quello sulle infrastrutture.

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