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A CBS finisce un'era: esce di scena il padre-padrone Sumner Redstone

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A CBS finisce un'era: esce di scena il padre-padrone Sumner Redstone

New York - La successione, nelle aziende di famiglia o quasi, è difficile anche in America. Ma quando un fondatore, padre-padrone e deus ex machina, per quanto celebre rimane a oltranza al comando, ben oltre le necessità del gruppo, è il mercato alla fine a imporre una resa dei conti.

E' accaduto al 92enne Sumner Redstone, leggendario creatore degli imperi dei mass media Viacom (quello di Mtv) e Cbs (uno dei grandi network televisivi) cresciuti per decenni sotto la sua leadership a colpi di ambiziose acquisizioni, fusioni e scorpori. E dove lui rimaneva, imperterrito, presidente esecutivo oltre a controllarle all'80 per cento. Rimaneva perchè ieri sera, dopo lunghe pressioni degli investitori, è arrivato il colpo di scena: ha accettato di cedere senza ulteriori indugi le redini di Cbs al suo veterano numero due, l'assai più giovane chief executive e direttore Leslie Moonves che assumerà ora anche la carica di chairman. Il board di Cbs ha inizialmente offerto la posizione alla figlia di Redstone, Shari, già vicepresidente, ma lei ha rifiutato e spianato la strada a Moonves con cui e' in ottimi rapporti. Sumner rimarra' formalmente presidente onorario.

Ebbene: a dimostrazione di quanto contasse l'ostacolo-Redstone, il titolo Cbs ha rapidamente guadagnato l'8%, tra le ultime battute della seduta e un 4,5% dopo mercato. Quello dell'azienda sorella Viacom è a sua volta salito di oltre l'11%, oltre il 9% solo nel dopo mercato. Oggi potrebbe infatti essere Viacom a sancire a sua volta una svolta al vertice. O almeno e' questa la chiara speranza degli investitori: è prevista una riunione del board per discutere del ruolo di Redstone. L'amministratore delegato qui e' Philippe Dauman, considerato meno efficace di Moonves, criticato come troppo vicino a Sumner e in rapporti freddi invece con Shari Redstone.

Viacom e Cbs da tempo sono titoli che soffrono spesso piu' dei loro pari e concorrenti, da Disney a News Corp e a Time Warner. Cbs ha ceduto il 14% in un anno, sostenuta dai contratti per football americano. Viacom è caduta di ben il 30 per cento. Una sofferenza in eccesso che puo' essere ricondotta proprio alla lunga ombra di Redstone, che ne ha paralizzato i vertici e qualunque prospettiva di ricambio nonostante le ormai continue polemiche e persino una denuncia da parte di una ex convivente che sta cercando di farlo dichiarare dal tribunale infermo di mente e incapace di gestire il business. Un documento legale lo definisce ormai come “un fantasma vivente” e l'accusa ha trovato eco fra fondi attivisti. La paralisi al vertice, oltretutto, ha luogo in un momento difficile di transizione per i media televisivi, con l'avvento dei nuovi colossi dello streaming e gli esodi degli abbonati alla pay tv a vantaggio di Internet.

Se l'ottimismo iniziale in Borsa sui due titoli verrà o meno confermato rimane da verificare, performance e strategie future alla mano. Viacom, in particolare, se ha migliorato i profitti negli ultimi cinque anni ha riportato anche declini annuali delle entrate in media dell'11%, segno di risultati ottenuti grazie a tagli dei costi e non a nuova crescita e iniziative di successo. Al momento, però, gli investitori possono tirare quantomeno un primo sospiro di sollievo davanti alla promessa di conclusione d'una delle piu' torturate saghe di successione nella storia della Corporate America.

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