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L’Onu dà ragione ad Assange: sua detenzione arbitraria e illegale

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L’Onu dà ragione ad Assange: sua detenzione arbitraria e illegale

LONDRA - Rivincita importante per Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks che da oltre tre anni vive nell'ambasciata dell'Ecuador di Londra come esule politico per evitare l'arresto da parte delle autorità britanniche. Le Nazioni Unite hanno stabilito oggi che la detenzione di Assange è arbitraria e illegale.

Assange si era rivolto al Working Group on Arbitrary Detention dell'Onu nel settembre 2014, affermando che essere costretto a vivere in trenta mq senza possibilità di uscire all'aria aperta stava causando danni alla sua salute fisica e mentale.
In un tweet inviato stamattina, prima dell'annuncio del verdetto, Assange si era detto disposto a lasciare l'ambasciata per essere arrestato dalla polizia inglese se avesse perso l'appello all'Onu.

Ora che l'Onu si è pronunciata a favore di Assange, si prevede che l'Organizzazione chieda formalmente alla Gran Bretagna e alla Svezia di rilasciarlo. Londra e Stoccolma però non hanno alcun obbligo legale di rispettare le decisioni del Working Panel dell'Onu.
Assange era stato arrestato nel 2010 a Londra su richiesta delle autorità svedesi e accusato di violenza sessuale e molestie contro due donne a Stoccolma. Il fondatore di Wikileaks ha sempre negato le accuse che secondo lui hanno motivazioni politiche, e ha chiesto invano garanzie alle autorità britanniche e svedesi che non lo avrebbero estradato negli Stati Uniti dove è considerato un nemico di Stato per avere pubblicato migliaia di documenti segreti sul sito.

Il Governo di Londra ha detto oggi che il mandato di arresto europeo contro Assange resta in vigore e che “la Gran Bretagna continua ad avere l'obbligo legale di estradarlo in Svezia”. Downing Street ha ribadito che “Assange non è mai stato detenuto arbitrariamente dalla Gran Bretagna ma in realtà ha volontariamente evitato l'arresto scegliendo di restare nell'ambasciata dell'Ecuador,”

Anche la Metropolitan Police, che da oltre tre anni sorveglia l'ambasciata londinese dell'Ecuador 24 ore al giorno, ha dichiarato che per loro nulla è cambiato: “Se Julian Assange dovesse lasciare l'ambasciata faremo di tutto per arrestarlo,” ha detto un portavoce.

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