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Dal ruolo della Nato sui migranti alla crisi in Libia: per Mattarella un…

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l’incontro con obama

Dal ruolo della Nato sui migranti alla crisi in Libia: per Mattarella un vertice con il segno più

Alla fine, nonostante i tempi rigidamente programmati dalla Casa Bianca, l'incontro tra Obama e Mattarella è durato mezz'ora oltre il previsto. In tutto un'ora e 35 minuti in cui la posizione italiana esce rafforzata per una serie di assist che ha avuto dalla presidenza americana. Insomma, un vertice di successo soprattutto per i temi affrontati su cui Obama ha garantito il suo appoggio. Innanzitutto sulla crisi migratoria nel Mediterraneo dove Obama si è impegnato a proporre un ruolo attivo della Nato e in particolare degli assets americani, non solo per ragioni di sicurezza ma anche di aiuti umanitari.

Il presidente ne ha già parlato con la Merkel e ne parlerà con Renzi e Hollande nei prossimi giorni. In secondo luogo sulla Libia, la posizione portata da Mattarella ha avuto il placet della Casa Bianca e non era scontato. La posizione americana infatti è divisa, da una parte il Pentagono preme per un intervento militare a breve per impedire che l'Isis si diffonda e metta radici in Libia, dall'altra parte c'è invece la posizione che Obama ha confermato a Sergio Mattarella ieri e coincide con le posizioni italiane di muoversi entro il perimetro Onu e dunque aspettare la formazione di un governo unitario e intervenire solo su richiesta di quest'ultimo.

È noto che ci sono ancora dei problemi sul via libera a questo governo, recentemente bocciato dal Parlamento, ma ieri il capo dello Stato e Obama sono stati concordi nel dare più tempo ed evitare che un'azione militare intempestiva porti anche i circa mille miliziani libici che oggi contrastano l'Isis su posizioni anti-occidentali.

Infine, un altro successo di questa visita è l'appoggio degli Stati Uniti a politiche espansive in Europa e la spinta alla firma entro l'anno del Ttip, il trattato di liberalizzazione commerciale con gli Usa, su cui l'Italia - in particolare - sta spingendo. Una posizione che acquista un valore particolare nel mezzo del duello tra l'Italia e la Commissione Ue sulle politiche di rigore e rispetto dei parametri. Inoltre, Mattarella e Obama hanno condiviso la linea di una maggiore integrazione e unità Europa anche in vista del rischio Brexit su cui sono ancora in corso i negoziati. «Vogliamo una Gran Bretagna a bordo», ha detto Obama al presidente. Non sono mancate poi delle note personali nel colloquio: lo ha ricordato lo steso Obama nel corso delle dichiarazioni congiunte ricordando lo stesso mestiere di entrambi, professore di diritto costituzionale.

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