Le autorità sanitarie statunitensi hanno innalzato a “livello 1” l'emergenza per il virus Zika. È la prima volta dall'emergenza del virus Ebola. Quest'allarme fa seguito alle indicazioni provenienti dal Comitato olimpico americano, secondo cui gli atleti americani preoccupati per la loro salute a causa del virus Zika dovrebbero prendere in considerazione la rinuncia a partecipare alle Olimpiadi di Rio.
Immediata la replica del ministro della Sanità del Brasile secondo cui il periodo in cui si svolgeranno le Olimpiadi di Rio de Janeiro è considerato non endemico per la trasmissione di malattie causate dalla zanzara Aedes aegypti, come Zika, dengue e chikungunya.
In America Latina, nell'ultima settimana, alcuni governi sono stati costretti ad adottare misure d'emergenza, a causa del possibile legame tra il virus trasmesso dalla zanzara Aedes Aegypty e i casi di microcefalia.
La Colombia consiglia alle donne di non rimanere incinta per i prossimi 6-8 mesi, El Salvador di aspettare due anni; entrambi i Paesi hanno visto un aumento dei casi di Zika e di microcefalia nei bambini. In Brasile l'interruzione di gravidanza è illegale. Le uniche eccezioni prevedono l'aborto solo se è a rischio la vita della donna o quando la gravidanza è la conseguenza di uno stupro.
Il virus Zika si diffonde con una velocità cinque volte maggiore del dengue: lo sostiene la fondazione brasiliana Fiocruz (vincolata al locale ministero della Sanità). Il vicepresidente del reparto Ricerca e laboratori di riferimento della Fiocruz, Rodrigo Stabile, ha ricordato che la prima epidemia di dengue a Rio de Janeiro ci ha messo cinque anni per colpire il resto del Brasile. Lo Zika ha invece impiegato meno di un anno, ha sottolineato l'esperto.
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