
Mini rimpasto nel Governo francese. A sostituire agli Esteri Laurent Fabius, che andrà a presiedere la Corte Costituzionale, arriva l’ex premier Jean-Marc Ayrault, che poco meno di due anni fa era stato sostituito dal riformista Manuel Valls. Una rassicurante scelta di continuità, quella del presidente François Hollande, che evidentemente non vuole correre rischi a un anno e mezzo dalle presidenziali. Nonostante sia ormai arrivato a un tale livello di impopolarità da avvallare dubbi sulla possibilità che si ripresenti.
Più inatteso è il ritorno al Governo degli ecologisti, usciti all’arrivo di Valls perché ne contestavano la “svolta a destra”. Al ministero della Casa sbarca la leader dei Verdi Emmanuelle Cosse, che con questa decisione – pur annunciando “un passo indietro” rispetto alla guida del partito – alimenta la confusione all’interno del movimento ambientalista, tutt’ora molto critico rispetto alla politica della coppia Hollande-Valls.
Ségolène Royal, per alcuni giorni candidata al Quai d’Orsay, rimane al ministero dell’Energia e dell’Ambiente, cui si aggiunge la delega sul clima, fino a ora appannaggio di Fabius.
L’ultimo cambiamento di rilievo riguarda la Cultura, dove la contestata Fleur Pellerin lascia il posto a Audrey Azoulay, consigliera culturale dell’Eliseo e fedelissima del presidente.
Dopo due settimane di voci, indiscrezioni e qualche tensione, arriva quindi un rimpasto minimale, motivato soprattutto dalla volontà di non cambiare sostanzialmente nulla nei delicati equilibri della sinistra di Governo.
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