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S&P: alla Germania i benefici maggiori del Qe

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Lo scenario

S&P: alla Germania i benefici maggiori del Qe

È stata ed è la più accanita sostenitrice del rigore dei conti e, stando non solo alle innumerevoli indiscrezioni di questi mesi ma anche alle stesse dichiarazioni ufficiali dei suoi massimi rappresentanti, è stata anche l’azionista della Bce che con maggior vigore si è opposta al varo del Quantitative Easing (QE) prima e del suo allargamento poi.

Eppure è proprio la Germania a beneficiare maggiormente dell’impatto positivo del programma di acquisto di titoli pubblici lanciato lo scorso marzo dall’Eurotower guidata da Mario Draghi e questo sarà ancora più vero ora che sta per entrare a regime l’ampliamento del menu di titoli che possono essere acquistati nell’ambito del programma di QE a comprendere quelli emessi dai governi locali e regionali (Lgr). A dirlo non sono critici di parte ma gli esperti di S&P che ieri hanno messo nero su bianco in un rapporto la loro analisi in materia. Nella sostanza, gli analisti dell'agenzia di rating spiegano che saranno proprio gli Stati tedeschi e le amministrazioni regionali a trarre maggiore beneficio dall’espansione del programma annunciata dalla Bce lo scorso dicembre. «Per gli Stati tedeschi in particolare – spiega Felix Winnekens nel rapporto - l’inclusione di questi bond nel programma di acquisto di titoli pubblici e il conseguente restringimento degli spread potrebbe ridurre il costo del finanziamento sul mercato dei capitali».

Le amministrazioni statali e regionali della Germania hanno emesso oltre il 30% del debito pubblico complessivo tedesco che è pari a oltre quattro volte la media dell’Eurozona. Di questa quota, il 99% è stato emesso dagli Stati regionali che sono storicamente molto attivi sul mercato del debito. Questo, osserva S&P, fa del mercato tedesco dei bond Lgr il più grande oltre che il più liquido a livello europeo. Circa un quarto di questo debito emesso dagli stati tedeschi (circa 118 miliardi) ha una valutazione a livello di investimento da parte di S&P contro i 30 miliardi di debito Lgr della Spagna valutati dall'agenzia e i 7 miliardi della Francia. Questo favorisce nettamente il debito tedesco per gli acquisti da parte della Bce nell'ambito del QE allargato in quanto uno dei requisiti è che i bond, per essere acquistati, debbano avere un rating a livello di investimento oltre che una scadenza compresa tra i 2 e i 30 anni e un rendimento attuale non inferiore al tasso di deposito (-0,30%). Considerando che la Bce limita al 33% il massimo di bond acquistabili per ogni singola emissione, secondo S&P circa 70 miliardi di debito degli stati tedeschi potrebbe essere acquistati dall'Eurotower grazie all'allargamento del QE.

Nello specifico, sono eleggibili per l'acquisto bond dello Stato del Nord Reno-Westfalia per circa 56 miliardi di euro contro i 26 miliardi di Berlino, i 25 della Bassa Sassonia e il 23 miliardi dell'Assia. “Prevediamo – ha aggiunto Winnekens – che l'inclusione dei bond Lrg nel piano di acquisto di titoli pubblici porterà a una riduzione sostenuta degli spread esistenti fra questi bond e le obbligazioni sovrane”.

Il che, tradotto in soldoni, significa che la Germania non beneficerà solo dalla nuova corsa ai Bund che ieri ad esempio ha visto il rendimento sugli Schatz a 2 anni toccare un nuovo minimo storico con un rendimento negativo dello 0,54% (quindi chi acquista questo tipo di Bund di fatto regala una percentuale all'emittente) ma anche dall'ulteriore caduta dei rendimenti dei bond emessi dai propri Stati, con evidente guadagno per i forzieri nazionali. Dall'annuncio dell'intenzione di allargare il QE fatto a inizio dicembre dalla Bce e la fine del medesimo mese, gli spread sui bond a 5 e 10 anni del Nord Reno-Westfalia sono scesi rispettivamente di 18 e 17 punti base a circa 37 punti base sopra i rispettivi bond sovrani di analoga durata. A parziale consolazione di chi deve fare i conti con contingenze meno favorevoli, gli analisti di S&P concludono che non prevedono che questo sviluppo avrà “un impatto sui rating assegnati ai sei stati tedeschi e ai sei stati austriaci su cui esprimiamo una valutazione”. Una consolazione peraltro molto parziale visto che il Nord-Reno Westfalia, lo stato tedesco che più emette debito, può già godere ora di un invidiatissimo rating di AA-.

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