Mondo

Il big tedesco lancia un maxi-buyback di titoli

  • Abbonati
  • Accedi
Europa

Il big tedesco lancia un maxi-buyback di titoli

  • –Alessandro Merli

FRANCOFORTE

Le due più grandi banche tedesche sono state ieri di nuovo all'attenzione dei mercati: mentre Commerzbank ha annunciato utili superiori alle attese per il quarto trimestre 2015, Deutsche Bank, dopo le violente turbolenze di mercato che l'hanno investita nei giorni scorsi, ha annunciato il riacquisto di obbligazioni senior per un valore di poco inferiore ai 5 miliardi di euro, con l'intento di recuperare la fiducia dei mercati. L'operazione era stata ventilata nei giorni scorsi e aveva contribuito a un temporaneo rimbalzo dei titoli, dopo che sui mercati era circolata insistentemente la voce secondo cui la più grande banca tedesche avrebbe avuto difficoltà a pagare le cedole delle sue obbligazioni subordinate, i cosiddetti CoCo bond, o Additional Tier 1, la parte più rischiosa del debito, su cui è possibile sospendere la cedola o che può essere convertito in azioni in caso di crisi. Lunedì sera, Deutsche Bank era stata costretta a emettere un comunicato per spiegare di avere le risorse necessarie per far fronte ai pagamenti del 2016 e del 2017, questi ultimi condizionati ai profitti di quest'anno. Giovedì, l'agenzia Standard & Poor's ha declassato il rating di queste obbligazioni (che non sono oggetto del riacquisto) a quattro gradini sotto il livello di “investment grade”.

L'offerta di buyback riguarda un massimo di 3 miliardi di euro di obbligazioni senior denominate nella valuta europea e di titoli in dollari per 2 miliardi, per un valore complessivo di circa 4,8 miliardi di euro. La durata delle operazioni sarà rispettivamente di 7 e 20 giorni. La banca ha emesso complessivamente negli anni scorsi obbligazioni senior per circa 50 miliardi di euro. Buona parte dei titoli in dollari oggetto del riacquisto è stata emessa poco più di un mese fa.

Nel comunicare il buyback, Deutsche Bank ha ribadito di avere a disposizione abbondante liquidità, per 215 miliardi di euro al 31 dicembre 2015. Con l'operazione, l'istituto di credito realizzerà un profitto, dato che questi titoli trattano al momento a sconto rispetto al prezzo di emissione, ma soprattutto punta a stabilizzare la fiducia degli investitori, messa a dura prova nell'ultima settimana e dalle notizie succedutesi negli ultimi anni: nel 2015 il colosso bancario aveva accusato una perdita di 6,8 miliardi di euro, dopo che era stata coinvolta in numerosi scandali, le cui ricadute finanziarie in termini di multe delle autorità di controllo e spese legali non sono ancora interamente quantificate.

Ancora una volta, è sceso in campo ieri a rassicurare sulla situazione di Deutsche Bank, per la seconda volta in tre giorni, anche il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, dichiarando che “la banca è forte e ha capitale sufficiente”.

Prima dell'annuncio del buyback, il titolo Deutsche Bank era in rialzo dell'8%, in sintonia con la maggior parte dei titoli bancari dell'eurozona, e ha messo a segno un altro guadagno, chiudendo a +11,8%.

Ieri mattina, Commerzbank ha invece annunciato utili netti per 187 milioni di euro nel quarto trimestre 2015, un po' meglio delle attese e contro una perdita di 280 milioni nello stesso periodo del 2014. Come già annunciato, la banca tornerà al dividendo dopo che nell'intero esercizio ha realizzato un utile di 1,06 miliardi di euro (contro 689 nel 2014). Il secondo istituto privato tedesco (nel quale il Governo detiene tuttora il 15% dopo i due salvataggi degli anni scorsi) ha annunciato anche la chiusura della bad bank interna, nella quale erano state collocate attività deteriorate per 160 miliardi di euro. Dopo la dismissione di crediti soprattutto all'attività marittima e al settore immobiliare, la cifra è scesa a 63 miliardi a fine 2015: parte del rimanente verrà riassorbito nel bilancio della banca e parte in un nuovo veicolo. Il miglioramento degli utili è stato generato soprattutto dalle operazioni al dettaglio, mentre le attività con le imprese del Mittelstand, punto di forza della banca, hanno accusato un calo dell'utile operativo. Per il 2016, Commerzbank ha detto di aspettarsi un aumento degli accantonamenti e un leggero aumento dell'utile. Il titolo ha guadagnato il 18%.

© RIPRODUZIONE RISERVATA