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La Galleria degli Uffizi si trasferisce a Tokyo. In modo virtuale con le…

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La Galleria degli Uffizi si trasferisce a Tokyo. In modo virtuale con le tecnologie digitali Hitachi

TOKYO - Da sabato 13 febbraio al 13 marzo e' possibile visitare la Galleria fiorentina degli Uffizi stando a Tokyo: all’Istituto italiano di cultura si possono ammirare anche capolavori che non possono mai essere trasferiti - dalla Nascita di Venere di Botticelli alla Battaglia di San Romano di Paolo Uccello - , grazie al “Museo Virtuale Uffizi 2016” , realizzato con le avanzate tecnologie digitali della Hitachi.

Quadri riprodotti accuratamente a grandezza naturale, ma anche schermi interattivi grazie ai quali l'opera d'arte puo' esser apprezzata nei minimi dettagli. E' stato anche allestito un piccolo “teatro” in 4K dove la visita agli Uffizi diventa ancora piu' realistica. Per Hitachi, l'imaging culturale e' una nuova frontiera di business, che attrae richieste da musei e istituzioni. Per il pubblico, e' la nuova frontiera della “fruizione” delle opere d'arte. “Investiamo nella digitalizzazione dell'arte non solo come business, ma anche perche' vogliamo dare un contributo alla societa”, afferma Kay Yonezawa, manager del Digital Imaging Systems Project di Hitachi. Grazie alla collaborazione - gia' in atto da vari anni - in primo luogo con gli Uffizi, poi con altre istituzioni e studiosi italiani - il nostro Paese gioca un ruolo fondamentale nella avanzata delle tecnologie digitali applicate all'arte.

Nel 2011,sempre all'Istituto italiano di cultura di Tokyo, era stata allestita una prima mostra virtuale degli Uffizi con dieci opere. Ora la mostra diventa un vero museo. Per i giapponesi che non sono mai stati in Italia, fa da incentivo alla visita delle opere vere. Chi e' gia' stato agli Uffizi puo' sorprendersi forse ancora di piu' nello scoprire una possibilita' di osservazione molto ravvicinata e ”intima” come non e' possibile fare in un museo. Ad esempio, nell'Annunciazione di Leonardo e' possibile leggere i caratteri della scrittura ebraica nel libro che la Madonna sta toccando, praticamente indistinguibili a occhio nudo dal visitatore. “Oggi viviamo nella realta' virtuale – afferma Giorgio Amitrano, direttore dell'IIC di Tokyo - Paradossalmente, pero', questa mostra virtuale avvicina molto all'apprezzamento della qualita' anche manuale delle opere esposte. Vedendole tanto da vicino, si capisce l'importanza non solo dell'arte ma anche del lavoro concreto degli artisti”.

“La digitalizzazione dei beni culturali offre un prezioso aiuto anche agli studiosi – afferma Alberto Mengoni, addetto scientifico dell'ambasciata - , perche' facilita non solo un esame accurato dei particolari ma consente un confronto immediato tra diverse opere. Uno strumento ormai indispensabile”.

Si esce dalla mostra con un senso di gratitudine per Hitachi, che tra l'altro di recente ha mostrato il suo interesse per l'Italia facendo da noi la maggiore operazione di acquisizione della sua storia. C'e' da sperare che non se ne disamori, viste le inattese complicazioni sorte dopo l'acquisto di AnsaldoBreda e Ansaldo STS, con accuse di collusione con il venditore Finmeccanica, rialzo imposto dalla Consob del prezzo da pagare per l'Opa totalitaria su Ansaldo STS, ulteriori ricorsi al Tar da parte di alcuni fondi azionisti di minoranza e inchiesta della magistratura.

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