1/4 Stritolati dall'inflazione / Venezuela (+275%)
Il record mondiale del carovita, nel 2015, è andato al Venezuela: la stima del Fondo monetario internazionale è di un astronomico 275%, unica a tre cifre percentuali. Ma quest'anno potrebbe andare molto peggio, con un'inflazione che - secondo Alejandro Werner del Fmi - rischia di triplicare al 720%. E un report di Bank of America non esclude un allucinante 1000% se il Paese sudamericano non riuscisse a cambiare rotta in fretta. Per pagare un pranzo “low cost” ormai bisogna ricoprire un tavolo intero di banconote, contandole per un quarto d'ora. Scene da Repubblica di Weimar. Sì perché il bolivar venezuelano - stampato a ritmi vorticosi dalla Banca centrale - ormai non vale nulla, in caduta libera in una spirale incontrollata. Il Paese è sull'orlo della bancarotta, con il Pil che quest'anno dovrebbe precipitare dell'8% dopo un crollo del 10% nel 2015. Nelle farmacie e nei supermercati mancano medicine e generi alimentari, mentre nelle strade dilaga la violenza. Come è potuto succedere? In sintesi, il crollo del prezzo del petrolio ha travolto un Paese già sull'orlo dell'abisso per gli enormi squilibri fiscali e le politiche di spesa pubblica dissennate di Chavez e dei suoi pallidi eredi. Cambiare rotta non sarà facile.
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