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Obama visiterà Cuba a marzo. È il primo presidente americano dal…

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Obama visiterà Cuba a marzo. È il primo presidente americano dal 1928

Una visita storica. Obama ha annunciato con una serie di tweet che il mese prossimo visiterà Cuba «per far avanzare i nostri progressi e i nostri sforzi che possono migliorare la vita del popolo cubano». Il presidente degli Stati Uniti si recherà a Cuba il 21 e 22 marzo. Gli Usa hanno ancora delle differenze con Cuba, ha sottolineata Obama, promettendo di sollevarle «direttamente». Una risposta alle critiche dei Repubblicani, e di alcuni loro candidati alla Casa Bianca, che gli hanno rimproverato di voler visitare un'isola ancora in mano alla dittatura.

L'ultimo leader americano a recarsi nell'isola fu Calvin Coolidge, nel 1928. Solo due giorni fa Stati Uniti e Cuba hanno siglato l'accordo per la ripresa dei voli aerei tra i due Paesi, nuovo passo avanti lungo la strada della normalizzazione delle relazioni diplomatiche dopo il disgelo annunciato da Obama e dal presidente Raul Castro nel 2014.

Nella sua visita a Cuba Obama «incontrerà anche dissidenti, membri della società civile, compresi quelli che certamente si oppongono alle politiche del governo cubano»: lo ha annunciato oggi in un briefing il vice consigliere per la sicurezza nazionale Ben Rhodes.

Immediata la reazione di Ted Cruz e Marco Rubio, i due candidati repubblicani alla Casa Bianca, entrambi di origini cubane. Per il senatore del Texas, ultraconservatore beniamino dei Tea Party e degli evangelici, nato nella città canadese di Calgary, andare a Cuba «finché Castro è al potere è un errore: Sono rattristato, ma non sorpreso. La cosa era nell'aria da tempo».

Ancora più duro Rubio, giovane senatore della Florida i cui nonni emigrarono ai tempi della dittatura di Batista, dunque prima della rivoluzione di Fidel Castro. «La visita di Obama è assurda. Se io fossi presidente - afferma Rubio - non prenderei in considerazione un viaggio del genere, se non in circostanze molto particolari. Non andrei mai finché Cuba non è libera. E un anno e due mesi dopo le aperture all'isola Cuba - denuncia Rubio - il governo cubano resta repressivo come sempre. Una dittatura».

Al di là delle posizioni dei due candidati conservatori, Cruz e Rubio, il disgelo tra Stati Uniti e Cuba, secondo la maggior parte degli osservatori americani e latinoamericani, è ormai inarrestabile.

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