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Trump vince in Nevada e vede la nomination più vicina: «Amo le persone poco istruite»

Donald Trump vince le primarie del Nevada e dopo New Hampshire e South Carolina, si aggiudica la terza vittoria consecutiva nella corsa per la nomination repubblicana alle prossime elezioni presidenziali. In base ai primi risultati il magnate newyorchese dell’immobiliare ha ottenuto il 42,3% delle preferenze, staccando i rivali.«Amiamo il Nevada. Grazie. Celebreremo a lungo questa notte: divertitevi. I prossimi due mesi saranno fantastici. E forse potremmo non aver bisogno di due mesi a essere onesti».

Così Donald Trump, nel discorso della vittoria ai caucus repubblicani del Nevada davanti a una folla esultante di sostenitori, vede più vicina la nomination presidenziale per i repubblicani. «È una notta incredibile» ha commentato Trump dopo la vittoria, la terza di fila. «Abbiamo vinto con gli evangelici, con i giovani, con gli anziani, abbiamo vinto con le persone molto istruite e con quelle poco istruite. Io amo le persone poco istruite (quest’ultima frase tra i primi trending topic oggi su Twitter ndr)». Trump ha raccolto voti anche fra gli ispano-americani, nonostante le sue dure dichiarazioni contro l'immigrazione e gli immigrati e la volontà di costruire un muro fra Messico e Stati Uniti.

Adesso il mattatore di queste elezioni, miliardario e homo novus della politica americana, può dire di aver vinto nel Nordest, Sud e Ovest cavalcando l’onda della rabbia di molti strati dell’elettorato americano contro l’establishment di Washington: è stato votato soprattutto da quegli elettori che si sentono esclusi dal processo politico e decisionale.

La vittoria in Nevada di Trump è particolarmente importante perché non solo è la terza in un mese ma perché the Donald mette pressione ai suoi sfidanti in vista della sfida del Super Tuesday, cioè il test più importante della prima fase delle primarie che si terrà quest’anno il 1° marzo - giorno in cui votano 12 Stati e un’area autonoma - e che potrebbe già dare un’idea di chi saranno i due candidati alla sfida finale che inizia in estate con le nomination durante le convention dei due partiti.

Non è servita la campagna più aggressiva degli altri due candidati in Nevada: alla fine, scrivono i media americani, come la Cnn «hanno lottato per il secondo posto». È quindi testa a testa tra i suoi rivali Marco Rubio e Ted Cruz, che si contendono il secondo posto alle sue spalle. Rubio è leggermente in vantaggio col 23% rispetto al 22% di Cruz. Seguono Ben Carson con l’8% e John Kasich con il 4%. In ballo ci sono 30 delegati che saranno aggiudicati in modo proporzionale.

Non sono mancate anche denunce di irregolarità del voto, si è denunciato anche un doppio voto e urne insufficienti nei posti in cui si votava. Alcuni volontari della campagna di Trump indossavano vestiti col cognome del magnate ma le autorità hanno stabilito che la cosa non violava le regole.

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