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Usa e Cina preparano assieme risoluzione Onu per sanzioni contro Corea del Nord

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L’ESCALATION DI PYONGYANG

Usa e Cina preparano assieme risoluzione Onu per sanzioni contro Corea del Nord

NEW YORK - La Cina è più vicina agli Stati Uniti, almeno quando si tratta di disinnescare la crisi atomica con la Corea del Nord. Pechino, abbandonando lunghe resistenze, ha accettato di stringere il cordone delle sanzioni finanziarie internazionali nei confronti del suo scomodo alleato, in risposta alla recente escalation dei test di Pyongyang su armi nucleari, bomba all'idrogeno e missili balistici. La stretta scatterà con una nuova risoluzione delle Nazioni Unite che dovrebbe essere votata con l'appoggio di Pechino fin dai prossimi giorni.

La Casa Bianca ha annunciato l'intesa - e la svolta della diplomazia cinese - con un comunicato. “I due paesi hanno concordato sull'importanza di una risposta internazionale forte e unita alle provocazioni della Corea del Nord, compresa una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che vada oltre le precedenti risoluzioni. Hanno concordato che non accetteranno la Corea del Nord come stato nucleare”.

La bozza di risoluzione comune è ormai pronta e comincerà a circolare da questa sera tra i 15 membri del Consiglio di Sicurezza, frutto di due mesi di discussioni tra rappresentanti di Washington e di Pechino dietro le quinte. Anche se i dubbi non mancano: anzitutto sui meccanismi di applicazione di qualunque sanzione. E non è chiaro fino a che punto Pechino si spingerà in prima persona per isolare il regime nordcoreano sul fronte economico oltre che diplomatico: l'amministrazione americana spinge perché si impegni a bloccare navi cargo nordcoreane impedendo attivamente che entrino nei porti cinesi con carichi di carbone e metalli ferrosi.

Il superamento dell'impasse è tuttavia sicuramente un risultato significativo. Inizialmente le richieste americane a Pechino erano state volutamente aggressive, per attirare la loro attenzione e aprire un dialogo. Nel tempo sono arrivati i compromessi, quali mancati riferimenti alle violazioni dei diritti umani nel Paese. I tocchi finali sono stati poi apposti questa settimana da un incontro tra il Segretario di stato John Kerry e il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi a Washington, dove si trova in visita. Mercoledì lo stesso presidente Barack Obama, accompagnato dal consigliere per la sicurezza nazionale Susan Rice, ha incontrato Wang.

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