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I primi passi della Banca dei Brics

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Asia e Oceania

I primi passi della Banca dei Brics

SHANGHAI

Oggi la New Development Bank (NDB), la Banca dei Brics, sigla con il Governo cinese un accordo importante, e con il municipio di Shanghai, in cui ha sede, un memorandum of understanding che apre la strada alla piena operatività. Il suo presidente, l’indiano K.V. Kamath, parla delle prospettive di questo organismo multilaterale di sviluppo creato da Cina, India, Russia, Brasile e Sudafrica.

La Banca dei Brics è stata concepita ben prima dell’Aiib, l’Asian Infrastructure Investment Bank vocata alle infrastrutture e all’interconnettività. La NDB non rischia paradossalmente di accusare per prima il colpo del rallentamento cinese?

La Banca sta procedendo, come dimostra la cerimonia di oggi. Il primo board of governors si è tenuto a Mosca nel luglio scorso, segnando la nascita per poter aprire il segretariato tecnico a Shanghai. Noi procediamo per la nostra strada. Il secondo incontro si è tenuto a fine novembre. Dovremmo riuscire a partire ad aprile. Per dare vita a operazioni concrete è il termine per vagliare i progetti finali.

L’accordo iniziale parlava di un capitale sottoscritto pari a 50 miliardi, il capitale versato è di 10. I membri fondatori hanno subito versato un miliardo. Cosa si sta facendo con queste risorse, avete già un piano di investimenti?

Sì una quindicina di progetti per la metà in oil and gas, progetti per portare elettricità in aree depresse e così via. Questa banca è nata per aiutare lo sviluppo sostenibile, vogliamo e dobbiamo avere un approccio sostenibile, lavorando in stretta collaborazione con i livelli locali.

Lo stesso Jin Liqun, presidente di Aiib, ha ammesso che la taglia della sua banca non è poi così grande e che bisogna lavorare in pool con altre entità. Voi che farete?

Sono assolutamente d’accordo, pure nella diversità degli scopi i due organismi multilaterali sono complementari e possono procedere insieme. Abbiamo ricevuto la tripla AAA, i rating advisors sono Bank of China e China Development Bank. Standard Chartered e Goldman sono considerati advisor per i rating internazionali.

Lancerete anche l’African Regional Center nella seconda metà dell’anno. Le prospettive non vi spaventano.

Il primo centro regionale africano di NDB sarà a Johannesburg e là sarà funzionante il nostro referente nel continente per canalizzare gli investimenti e i progetti regionali.

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