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Visco: Bce pronta a potenziare il Qe

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Visco: Bce pronta a potenziare il Qe

La Banca centrale europea agirà «con tutti gli strumenti che ha a disposizione per mantenere una politica monetaria molto accomodante» E’ quanto il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ha spiegato in un’intervista alla Cnbc in occasione del G20 di Shangai, nella quale è stato interpellato come membro del Governing council dell’Eurotower. A marzo, ha detto il numero uno di via Nazionale «avremo nuove previsioni sia sull’attività produttiva sia in special modo sull’inflazione.

L’abbiamo monitorata per almeno due anni e abbiamo preso misure finalizzate a mantenere un ancoraggio per l’ inflazione, usando tutti gli strumenti, convenzionali e non convenzionali,come l’acquisto di titoli sul mercato, per garantire una strategia monetaria molto accomodante». E continueremo in questo senso, aggiunge Visco. Fino a quando? Fino a quando sarà necessario,sottolinea il governatore,per evitare che le aspettative si disancorino dall’obiettivo di medio termine sui prezzi,cioè quel «vicino al due per cento» che rimane la stella polare . Poi,l’intervistatrice domanda a Visco se sia d’accordo con le posizioni espresse ieri a Shangai dal ministro dell’Economia Wolfgang Schaeuble, secondo il quale lo spazio per le politiche fiscali espansive è ormai a esaurito e anzi, a forza di misure di stimolo, monetarie e fiscali, si stanno ponendo le fondamenta per la prossima crisi globale. «Io non lo credo»- risponde secco Visco «E' invece necessaria-osserva- una risposta dal lato monetario e non ci sono segnali di alcun genere, finora, che possano esserci conseguenze impreviste e che i prezzi delle attività possano registrare una forte crescita». Al contrario, il numero uno di via Nazionale sottolinea che il problema principale, in questa fase, sono «i rischi al ribasso per l’attività reale.

Ovviamente- aggiunge- dobbiamo essere cauti». Ma, spiega, se si dovessero manifestare “bolle” in specifici settori «abbiamo gli strumenti, le politiche macroprudenziali, per contrastare eventuali specifiche conseguenze impreviste derivanti dall'utilizzo delle misure di stimolo».Infine, alla domanda di cosa pensi dei suggerimenti dell’Ocse, Visco risponde ricordando di essere stato a lungo capo ufficio studi dell’organismo basato a parigi e che dunque non può che sottoscrivere i suggerimenti a favore delle riforme strutturali. «Naturalmente-afferma- per ogni paese ci sono specifiche riforme strutturali da varare. Oggi il grande interrogativo è se le riforme strutturali possano essere efficaci solo nel lungo termine o se possano rivelarsi tali anche nel breve termine. La mia risposta è: dipende dalla fiducia. Se c’è fiducia in un paese, allora vi saranno effetti positivi anche nel breve termine».

Di sicuro, un grosso assist alle posizioni della delegazione italiana(il governatore Visco presenzia a Shangai insieme al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan) è venuto dalle analisi del Fondo monetario internazionale alla vigilia del G20, che dopo aver espresso tutte le proprie preoccupazioni sulle prospettive della crescita ha sollecitato di fatto sia la Federal Reserve affinchè abbia maggiore attenzione rispetto alla scelta di ritoccare ancora i tassi d’interesse sia la Bce, perchè rafforzi la propria politica monetaria accomodante. Per il Fmi non ci sono dubbi, insomma, sulla necessità di avviare in Europa politiche anche fiscali di segno espansivo. Ma questo ,purtroppo, come ha fatto capire ieri lo stesso Visco parlando con Reuters, non è un G20 destinato a produrre iniziative concrete di coordinamento internazionale.