La Grecia potrebbe tornare presto a fare notizia. In ritardo nell'implementazione di alcune delle riforme richieste dal programma, Atene deve realizzare un riordino pensionistico fortemente impopolare e difficile per il governo guidato dal partito di sinistra Syriza, considerata la stretta maggioranza di cui gode in Parlamento. «Riteniamo che alla fine le riforme necessarie verranno realizzate - spiegano ancora Orchard e Morozov - ma questo potrebbe richiedere un cambio nella composizione del governo o addirittura nuove elezioni. Una volta implementate, queste riforme apriranno la strada alle discussioni con l'Unione europea sulla ristrutturazione del debito e, dopo tali negoziazioni, ci aspettiamo che alla Grecia saranno concesse estensioni nelle scadenze del proprio debito e tassi più bassi su quello esistente».
Una volta che il governo avrà raggiunto questo obiettivo chiave riguardante la ristrutturazione del debito, gli incentivi per rispettare le condizioni del programma di riforme saranno molto bassi, chiariscono i due analisti di T. Rowe Price, il che potrebbe causare un altro periodo di incertezza politica. «Di conseguenza, ci aspettiamo che i rendimenti del debito greco rimarranno elevati e volatili per tutto il 2016 - spiegano Orchard e Morozov - . L'evento più rischioso, dal nostro punto di vista, è il rimborso alla Banca Centrale Europea della tranche di debito di luglio. Le preoccupazioni sulla capacità della Grecia di adempiere a tale obbligo e di rimanere nell'Eurozona potrebbero far innalzare la volatilità in altri mercati periferici, come avvenuto durante l'estate del 2015».