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1/3 Le Borse appese a Draghi / Di quanto taglierà i tassi (portandoli…

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    CRESCE L'ATTESA PER IL MEETING BCE

    Le Borse appese a Draghi: cosa farà giovedì? Tutte le previsioni degli esperti

    1/3 Le Borse appese a Draghi / Di quanto taglierà i tassi (portandoli ancor più sottozero)?

    Il primo dubbio è: giovedì la Bce di quanto taglierà i tassi sui depositi? Secondo Goldman Sachs di dieci punti base (portandoli al -0,4%): l'analista della banca d'affari americana Dirk Schumacher ritiene che Draghi incontrerà la resistenza di diversi membri del board, preoccupati del pesante impatto di tassi negativi sul settore bancario. Per la stessa identica ragione - i rischi per la profittabilità delle banche commerciali - anche gli economisti Fabio Balboni e Karen Ward di HSBC non ipotizzano un intervento superiore ai dieci punti base, quello tra l'altro prezzato dai mercati. Pure lo scenario base di Morgan Stanley sconta un taglio dello 0,1% del deposit rate, annuncia la capo economista Elga Bartsch. Sulla stessa lunghezza d'onda Citigroup, con la possibilità però di intervenire ancora nei prossimi meeting del 2016, spiega l'economista Guillaume Menuet.
    Più sfumata la posizione di RBC Capital Markets, che si attende un taglio di dieci punti base, ma anche (per ammorbidirne l'impatto sul settore bancario) l'introduzione di un sistema di calcolo degli interessi negativi multi-tier, in cui una parte dei depositi è esentata dalla “tassa” o paga un tasso meno pesante e un'altra invece è maggiormente penalizzata.
    Da una parte la Bce ha capito che un intervento più deciso potrebbe essere controproducente - sottolinea Athanasios Vamvakidis di Bank of America Merrill Lynch, ipotizzando al massimo un taglio di dieci punti base - ma dall'altra vuole evitare di deludere ancora le aspettative, come avvenuto a inizio dicembre. Peter Foley di Credit Suisse indica un range di intervento tra i dieci e i venti punti base
    Ma c'è anche chi immagina un Draghi più aggressivo. Il capoeconomista per l'Eurozona di Bnp Paribas, Ken Wattret, scommette su un taglio di venti punti base accompagnato da un sistema multi-tier, mentre i suoi colleghi di JP Morgan e Abn Amro, rispettivamente Greg Fuzesi e Nick Kounis, stimano un colpo di forbice dello 0,2% in marzo e di un ulteriore 0,2% entro giugno, con i tassi che a metà dell'anno si ritroverebbero addirittura a -0,7%.

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