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Notte di tempesta a Idomeni

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Notte di tempesta a Idomeni

I rifugiati nel campo profughi di Idomeni questa mattina dopo la tempesta abbattutasi nella notte (Epa)
I rifugiati nel campo profughi di Idomeni questa mattina dopo la tempesta abbattutasi nella notte (Epa)

È stata una notte di pioggia battente quella che si è abbattuta questa notte a Idomeni il campo profughi al confine greco macedone.
Questa notte dal campo sono stati ricoverati 14 bambini nel vicinio ospedale di Kirkis a causa del freddo e del gelo.
Tutti si chiedono se oggi apriranno i cancelli verso la Macedonia oppure se i profugji verranno ridistribuiti in altri campi in Grecia o in Europa. Ll'incertezza regna sovrana dopo il vertice europeo di Bruxelles mentre i macedoni schierano anche autoblindo al confine per chiarire che la rotta balcanica è chiusa per sempre.
Il premier greco Alexis Tsipras ha detto che a Bruxelles sono stati messi dei muri a chi voleva mettere dei muri cioè è stato salvato Schengen.

Al campo di Idomeni si rincorrono tra i profughi le voci ti ricollocazione forzata dei migranti negli altri campi di accoglienza della Grecia perché il rischio è quello della crisi umanitaria dato che questa mattina sono arrivati a Idomeni altri mille profughi dal Pireo.
La maggior parte dei profughi non demorde e vuole tentare di passare il confine per raggiungere la Germania la nuova terra promessa.
Tutti al campo cercano di avere notizie dall vertice di Bruxelles utilizzando gli smartphone che però non danno chiarimenti a sufficienza sulla loro situazione e destino di profughi. Il rinvio di dieci giorni a Bruxelles dei dettagli del piano sta facendo salire la tensione al campo.
Così tutto resta nella incertezza nella nebbia che avvolge la pianura fangosa di Idomeni.

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