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Trump vince ancora. Sanders batte Clinton in Michigan

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Trump vince ancora. Sanders batte Clinton in Michigan

Afp
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Donald Trump ha vinto i caucus repubblicani delle Hawaii dopo essersi aggiudicato ieri le due grandi battaglie delle primarie repubblicane in Mississippi e Michigan, nel profondo sud e nel Midwest industriale. E si e' confermato cosi' il frontrunner per la nomination resistendo agli assalti dei rivali e dei vertici del partito.

Ma e' tra i democratici, questa volta, che si e' verificata la maggior sorpresa: se Hillary Clinton ha vinto come previsto in Mississippi, e mantiene il suo solido vantaggio nei delegati per la nomination, Bernie Sanders ha strappato a sorpresa il cruciale stato del Michigan, ridando fiato alla sua campagna. Il passo falso potrebbe anche rilanciare i dubbi sulle debolezze della candidatura e la mancanza di entusiasmo per la Clinton.
In Michigan, patria del risanamento dell'auto, Sanders si e' aggiudicato il 50% dei consensi contro il 48% della Clinton. Ha potuto contare sul voto giovane e dei centri universitari, come su elettorato piu' simile a quello del suo Nordest liberal e con un minor peso di minoranze etniche (gli elettori afroamericani sono circa il 20%). Sono state inoltre efficaci, tra i lavoratori, le sue denunce degli effetti negativi sull'occupazione degli accordi di libero commercio. Questo nonostante Clinton in Michigan avesse investito ingenti risorse e tempo, concentrandosi in particolare sullo scandalo dell'acqua potabile avvelenata dal piombo a Flint, la cittadina dove era stata lei a proporre di tenere il piu' recente dibattito tra i candidati democratici. L'ex Segretario di Stato ha invece dovuto accontentarsi di stravincere in Mississippi, con l'83,3% dei consensi, continuando la collezione di successi nel sud del Paese con un deciso supporto della comunita' afroamericana. Ora diventano ancora piu' importanti le primarie di martedi' prossimo in altri grandi stati industriali, Illinois e Ohio, e in Florida, come lo saranno anche tra i repubblicani per nuovi tentativi in extremis di frenare Trump.

Il costruttore e personalita' televisiva newyorchese ha ottenuto una vittoria schiacciante in Mississippi con il 48% dei voti, un po' meno netta ma pur sempre chiara in Michigan con il 37% con il suo messaggio anti-immigrati e anti-establishment e per “far tornare grande l'America”. La partita rimane per ora estremamente dura alle sue spalle, con in palio il mantello di vero sfidante: in Michigan e' parzialmente risorto il governatore del vicino Ohio John Kasich, che si e' piazzato quasi a parimerito con Ted Cruz, con il 24,4% contro il 24,8 per cento. Ma e' stato Cruz a ottenere le performance piu' unformi: ha potuto contare su un secondo posto anche in Mississippi con il 35,3% davanti a Kasich e si e' aggiudicato l'Idaho, a forte presenza evangelica. E' invece crollato del tutto Marco Rubio, sempre piu' distante da chance di recupero: ha ricevuto percentuali sotto il 10% in entrambi i grandi stati. La sua Florida la settimanaa prossimoa sara' davvero per l'ultima spiaggia.

I sondaggi nazionali danno tuttavia riscontri piu' problematici per i due frontrunner, tali che potrebbero ancora riservare sorprese. Tra i repubblicani un sondaggio Wsj-Nbc ha mostrato Trump in vantaggio di soli tre punti su Cruz. E ha evidenziato che contro un solo rivale dei tre rimasti in gara perderebbe: 40 a 57 contro Cruz e John Kasich, 43 a 56 contro Rubio. Le notizie peggiori arrivano pero' ancora una volta per Rubio: viene superato nelle preferenze da Kasich, in passato fanalino di coda. Lo scontro tra Trump e Cruz, nei sondaggi, e' tra elettori con redditi inferiori, senza laurea e meno ideologici e elettori piu' conservatori, religiosi e tradizionalmente repubblicani. Sul fronte democratico l'ultimo sondaggio da' la Clinton avanti di 9 punti su Bernie Sanders, ma questo distacco e' inferiore agli 11 punti del mese scorso.

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