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Fermato a Roma un macedone pronto per una missione suicida in Iraq

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Fermato a Roma un macedone pronto per una missione suicida in Iraq

Da Roma, il macedone Vulnet Maqelara, 41 anni, era pronto a partire per l'Iraq per unirsi ai miliziani dell'Isis. A Baghdad lo aspettava Firas Barhoumi, tunisino di 29 anni, foreign fighter transitato sul territorio italiano, che gli parlava di una missione suicida con un'autobomba contro «gli infedeli».

Ieri i carabinieri del Ros e del comando provinciale di Roma hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Maqelara, alia Carlito Brigande, in un'operazione di polizia giudiziaria della procura di Roma contro il terrorismo internazionale. Maqelara era finito in carcere lo scorso novembre, ricercato dalla polizia macedone per reati contro la persona e il patrimonio. Ma durante la perquisizione dei carabinieri del Gruppo della capitale nell'abitazione a Roma del macedone è spuntato materiale di propaganda Isis. Così è stato passato al setaccio tutto: tabulati telefonici, pc, spostamenti, mail, senza eccezioni. Comprese le conversazioni in uno stentato italiano con Barhoumi (v. il video) avvenute pochi giorni prima dell'arresto. «Non c'è problema akhi (fratello) sarà ... andrà tutto bene inshallah anche se vuoi tu venire qua tu no ... non ... posso sistemare tutto per te. Basta che tu fai un programma così anche con documenti falso cosi tu puoi venire inshallah», dice Barhoumi a Maqelara.

Nota il gip Elvira Tamburelli nell'ordinanza: Barhoumi l'attentato «avrebbe potuto farlo rinviare anche di un mese per occuparsi dell'arrivo del fratello Carlito Brigande, che gli confermava l'imminenza della sua partenza, dovendo solo attendere l'arrivo di un altro amico che lo aiutasse». È proprio dall'analisi dei messaggi sonori in italiano tra i due che i carabinieri scoprono il progetto terroristico. Le indagini sono ancora in corso perché i carabinieri, oltre a fermare Abdula Kurtishi, un altro macedone di 26 anni in stretti contatti con Maqelara, hanno fatto perquisizioni su altri soggetti in contatto con i due.

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