
NEW YORK - Tre grandi marchi della Corporate America si accingono a firmare accordi di business con Cuba alla vigilia del viaggio a L'Avana di Barack Obama, il primo presidente degli Stati Uniti a mettere piede sull'isola in 88 anni, dal dimenticato Calvin Coolidge. AT&T, Hilton International e Starwood Hotels & Resorts sono impegnate in avanzate trattative con enti controllati dal governo cubano per dar vita senza indugi a venture che consentano loro di operare nel Paese.
Le intese, che l'amministrazione stessa conta possano essere annunciate entro il 20 marzo, quando il presidente atterrerà a L'Avana, vedranno anzitutto nascere alberghi Hilton nell'isola: l'amministratore delegato della catena dell'ospitalità, Arne Sorenson, accompagnerà Obama nel viaggio. Starwood, che è in procinto di essere acquisita proprio da Marriott, inaugurerà a sua volta strutture sotto il suo nome. E AT&T sta mettendo a punto un accordo per attivare servizi di roaming per la telefonia cellulare.
Le tre aziende sono solo l'avanguardia dei business statunitensi in coda per aprire i battenti a Cuba. Altre aziende, secondo indiscrezioni, avrebbero a loro volta ormai iniziato intense discussioni, che tuttavia possono richiedere tempo al fine di ottenere l'approvazione sia delle competenti autorità cubane che statunitensi. L'iniziativa delle aziende è parte integrante di quella normalizzazione dei rapporti bilaterali dopo cinquant'anni di gelo fatta scattare da Obama lo scorso dicembre con una delle sue più ambiziose azioni di politica estera e nonostante l'opposizione repubblicana, che oggi trapela dalle dichiarazioni della maggior parte dei candidati alla Casa Bianca.
Il disgelo americano ha inaugurato una nuova accelerazione anche dei rapporti tra Cuba e l'Europa, vuoi per ragioni concorrenziali, che come sintomo di un clima più incoraggiante per tutti. È, infatti, di ieri la firma di un nuovo accordo bilaterale tra l'Unione Europea e L'Avana.
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