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I punti dell’accordo sui migranti Ue-Turchia

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i primi risultati della bozza

I punti dell’accordo sui migranti Ue-Turchia

LaPresse
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Ecco i punti dell’accordo in base alla bozza che è sinora il risultato del vertice Ue-Turchia.

1. «Tutti i nuovi migranti irregolari in viaggio dalla Turchia verso le isole greche saranno riportati in Turchia»: è una misura «temporanea e straordinaria» per mettere fine ai pericolosi viaggi nell'Egeo e rompere il modello di business creato dai mercanti di uomini. Qualsiasi domanda d'asilo sarà esaminata singolarmente sulle isole greche, il che richiederà un importante allestimento logistico. Per legittimare sul piano giuridico l'irricevibilità delle richieste d'asilo che saranno presentate in Grecia, gli europei si baseranno essenzialmente sul principio del «Paese terzo sicuro». Quando la Grecia avrà riconosciuto questo status alla Turchia, l'Ue ritiene che i rinvii saranno legali, nella misura in cui i candidati potranno beneficiare della protezione internazionale che meritano. «I costi delle operazioni di ritorno saranno prese in carico dall'Ue».

3. «Uno per uno»«Per ogni siriano tornato in Turchia dalle isole greche, un altro siriano sarà reinsediato dalla Turchia verso l'Ue», afferma il progetto di accordo; sarà «data priorità» ai migranti che non abbiano tentato di entrare in modo irregolare nell'Ue.

4. Si offrono 72mila posti, nel contesto degli impegni già assunti dai Paesi europei ma non ancora realizzati. «Se il numero dei ritorni supererà queste cifre», il meccanismo «dovrà essere rivisto». L'Ue si impegna a lungo termine in un piano europeo di reinsediamento, sulla base degli impegni volontari degli Stati membri.

5. «Liberalizzazione dei visti». Una delle contropartite per la Turchia sarebbe «l'accelerazione» della «tabella di marcia» per consentire l'esenzione dei visti per i cittadini turchi in Europa, «al più tardi entro la fine di giugno 2016». Ma Ankara deve soddisfare i 72 criteri specifici previsti (il che rende piuttosto improbabile tale prospettiva)

6. «Assistenza finanziaria» L'Ue si è impegnata ad accelerare il versamento dell'aiuto di 3 miliardi di euro già promesso alla Turchia per migliorare le condizioni di vita dei 2,7 milioni di rifugiati che ospita. «Quando queste risorse saranno sul punto di essere completamente esaurite», l'Ue darà «un aiuto finanziario aggiuntivo nel limite di 3 miliardi di euro supplementari fino alla fine del 2018».

7. «L'adesione all’Ue». Questa era una delle `linee rosse´ poste da Cipro: la promessa di aprire rapidamente nuovi capitoli di negoziato nel processo di adesione della Turchia. Per aggirare la minaccia di veto di Nicosia, il progetto di accordo è sufficientemente vago da non suscitare malumori: «L'Ue preparerà la decisione di aprire nuovi capitoli di negoziati di adesione il più presto possibile».

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