L'esercito siriano ha ripreso il «pieno controllo» di Palmira, che lo scorso anno era stata conquistata dallo Stato islamico. Lo hanno reso noto fonti militari citate dai media di Damasco e l'Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui l'esercito è rientrato a Palmira, con il sostegno dei raid russi. L'Osservatorio ha precisato che scontri sono ancora in corso nella parte orientale della città, ma la gran parte delle forze dell'Is si è ormai ritirata.
Le truppe governative e le milizie loro alleate hanno “ripulito” la città da tutti i militanti dell'Is e «distrutto i loro ultimi covi», ha riferito l'agenzia di stampa Sana, mentre gli artificieri hanno eliminato tutte le mine e gli ordigni lasciati dai terroristi. Dal canto suo, gli attivisti dell'Osservatorio, con sede a Londra, citando «più fonti attendibili», hanno fatto sapere che i militanti dello Stato islamico hanno ricevuto l'ordine di lasciare Palmira dalla leadership del Califfato a Raqqa. Le tre settimane di guerra per riconquistare la città, secondo l'Osservatorio, sarebbero costate la vita ad almeno 400 militanti e 180 soldati.
Riconquistata Palmira, l'esercito siriano è pronto a liberare dallo Stato islamico Raqqa, capitale dell'autoproclamato califfato, e Deir Ezzor. È quanto si legge in un comunicato del comando dell'esercito di Damasco, secondo cui «Palmira sarà la base a partire dalla quale si estenderanno le operazioni militari contro il gruppo terroristico su più direzioni, in particolare Deir Ezzor (a est) e Raqqa (a nord)». L'esercito, prosegue la nota, «metterà fine all'esistenza dei terroristi» in queste due regioni.
Dopo la riconquista della città, il presidente siriano Bashar al Assad è intervenuto alla tv di Ststo sirana affermando che la riconquista di Palmira dimostra il successo della strategia perseguita dall'esercito siriano e dai suoi alleati nella «guerra al terrorismo». Secondo Assad, si tratta di un «risultato importante». L'efficacia della strategia perseguita dall'esercito siriano e dai suoi alleati, ha detto ancora Assad, secondo quanto riferisce l'agenzia ufficiale Sana, è ulteriormente sottolineata dal fatto che è opposta alla coalizione a guida Usa che coinvolge oltre 60 Paesi e alla sua mancanza di serietà nel combattere il terrorismo e ai davvero piccoli risultati che ha ottenuto sin da quando è stata formata un anno e mezzo fa. Il presidente Assad, riferisce ancora la Sana, oggi ha ricevuto una delegazione francese formata da parlamentari, intellettuali, ricercatori e giornalisti. La loro visita, ha affermato Assad, è stata l'occasione per mostrare loro la realtà in diverse città e regioni siriane, affinché abbiano una impressione di prima mano e possano lavorare per correggere politiche e concetti sbagliati e inadeguati da parte di alcuni governi, compreso quello francese, riguardo ciò che accade in Siria.
© Riproduzione riservata