Mondo

Si aggrava la crisi del Brasile: gli alleati di Rousseff escono dal…

  • Abbonati
  • Accedi
america

Si aggrava la crisi del Brasile: gli alleati di Rousseff escono dal governo

Un Paese spaccato in due, un governo sempre più in difficoltà. Il Brasile vive la peggiore crisi politica degli ultimi trent'anni. Dall'avvio della stagione democratica, nel 1985, non vi era mai stata una fase così critica. Mentre il presidente Dilma Rousseff crolla nei sondaggi (il suo consenso personale è scivolato sotto del 10%) metà Brasile chiede una svolta e l'altra metà grida al golpe.

Il governo Rousseff perde alleati: il Partito del Movimento Democratico Brasiliano (Pmdb, Partido do Movimento Democratico Brasileiro) ha votato per acclamazione l'uscita dalla coalizione che appoggia l'esecutivo guidato da Dilma Rousseff, sempre più in bilico. La direzione nazionale del partito guidato dal vicepresidente del Paese, Michel Temer, che potrebbe succedere a Dilma Rousseff alla presidenza in caso di sfiducia a quest'ultima da parte del Parlamento, ha deciso «l'uscita immediata dal governo», chiedendo ai propri ministri di dimettersi.

Una decisione che appariva quasi scontata. Nelle ultime ore suoi massimi esponenti avevano già indicato che la rottura era di fatto definitiva. «Sarà un vertice di uscita, un addio al governo. Secondo il nostro calcolo, il voto per uscire dall'esecutivo sarà superiore all'80 per cento», aveva indicato il parlamentare di Pmdb, Osmar Terra, «Sono cadute una serie di tessere del domino e non è possibile tornare indietro. Il governo continua a provarci, a offrire posti di lavoro, ma nessuno gli crede più».

La crisi si è aggravata dopo che Rousseff ha nominato ministro della Casa Civile l'ex presidente Lula (in carica dal 2003 al 2011). Un'iniziativa che però le si è ritorta contro, poiché un giudice ha pubblicato un'intercettazione telefonica da cui emerge che la nomina - che avrebbe assicurato a Lula l'immunità - intendeva salvare l'ex presidente dall'arresto per riciclaggio di denaro nello scandalo Petrobras. Lula continua tuttavia a dichiarare la propria estraneità.

Dilma Rousseff affronta una stagione di crisi ma soprattutto di scandali, così come la crescente spinta per la sua messa in stato di accusa (la Corte dei Conti, alcuni mesi fa non ha approvato la Legge finanziaria da lei siglata). Più deboli le motivazioni che dovrebbero condurre all'impeachment, ma intanto la crisi politica incombe.

© Riproduzione riservata